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Mentre Prosperity Guardian anti-Houthi affonda da sola, l’Iran colpisce cargo a largo dell’India

Mentre l’influenza effettiva degli USA sembra sempre più sbiadita, Teheran rampante colpisce la petroliera M/V Chem Pluto – di proprietà giapponese – nel Mar Arabico a circa 200 miglia dall’India

“Oltre 20 Paesi hanno aderito alla coalizione a guida Usa per la sicurezza della navigazione del Mar Rosso contro gli attacchi degli Houthi” ha fatto sapere ieri il portavoce del Pentagono, Pat Ryder, secondo cui le navi coinvolte “pattuglieranno il Mar Rosso ed il Golfo di Aden per rispondere e assistere, ove necessario, le navi commerciali che transitano in quest’area di mare vitale” per gli scambi commerciali. Eppure i quadro che si delinea lascia intendere che in realtà la supposta operazione Prosperity Guardian sia praticamente già collassata su sé stessa con la Francia e la Spagna chiamatesi fuori e l’Italia che gioca con due mazzi di carte, avendo sì inviato la fregata della Marina Militare Fasan, ma con il Ministero della Difesa che ha quasi subito precisato che l’invio della nave da guerra italiana era già previsto per il prossimo febbraio nell’operazione europea anti-pirateria Atalanta. Dunque la Fasan ha solo anticipato il suo viaggio e il 24 dicembre dovrebbe attraversare il canale di Suez, ma non come parte di Prosperity Guardian a guida USA, ma bensì per conto di Atalanta che fa capo all’Europa; particolare di non poco conto.

Intanto continuano gli attacchi Houthi alle navi. Secondo il comando centrale degli Stati Uniti, l’USS Laboon (DDG-58), un cacciatorpediniere lanciamissili di classe Arleigh Burke, ha abbattuto nel Mar Rosso 4 droni d’attacco kamikaze degli Houthi. Va precisato che l’abbattimento ha fatto seguito al rilevamento di altri 2 missili balistici antinave lanciati nel Mar Rosso dal territorio controllato dagli Houthi, che però non hanno provocato danni o vittime a bordo di nessuna nave.

Il problema però non pare fermarsi al Mar Rosso. Dopo le minacce di Teheran di ieri di “chiudere” il Mediterraneo se i bombardamenti indiscriminati israeliani continueranno a Gaza, in serata è arrivata la notizia che un drone iraniano ha colpito la petroliera M/V Chem Pluto, battente bandiera liberiana, ma di proprietà giapponese e operante nei Paesi Bassi.

La petroliera è stata colpita da un drone d’attacco “unidirezionale” mentre si trovava nel Mar Arabico a circa 200 miglia dall’India. La nave giapponese e battente bandiera liberiana era partita da un porto dell’Arabia Saudita quando è stata colpita dal drone lanciato dal Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica (IRGC) dell’Iran, lanciato probabilmente da una nave della marina iraniana. La Chem Pluto ha subito solo lievi danni durante l’attacco e nessun ferito risulta tra i membri dell’equipaggio. La Guardia costiera indiana ha poi scortato la nave per il restante tragitto fino al porto in India.