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Migranti. De Luca: “Conte la smetta con la farsa, venga a Lampedusa e con l’esercito blocchi sbarchi”


Tornato il bel tempo a Lampedusa sono ripresi gli sbarchi di migranti e il sindaco di Messina Cateno De Luca si rivolge al premier con un invito esplicito: “Conte venga a Lampedusa e con l’esercito blocchi gli sbarchi”

Il sindaco di Messina De Luca interviene sugli sbarchi delle ultime ore sulla più grande isola delle Pelagie, dove da ieri sono ripresi gli arrivi di barchini, a dispetto di quanto un paio di giorni fa aveva affermato Luigi Di Maio, che aveva imputato il momentaneo stop degli arrivi alla sua visita in Tunisia, situazione che invece è stata la conseguenza diretta del cattivo tempo con forte vento.

“Adesso è tutto ancora più chiaro e inequivocabile: dalla truffa si è passati alla farsa e dalla farsa si continua con la truffa di Stato”. Scrive Cateno De Luca, che poi aggiunge: “Se il presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte ha ancora un minimo di pudore, venga a Lampedusa ponendosi al comando dell’esercito italiano per bloccare gli sbarchi indiscriminati dei migranti, facendoli imbarcare su apposite navi dirette a Bruxelles. Rispetto all’inadempienza del governo italiano, mi schiero dalla parte dei lampedusani, lasciati soli in questa battaglia impari”.

Per la cronaca ieri a Lampedusa sono sbarcati altri 56 clandestini, oltre ad altri due barchini con a bordo 26 e 15 persone, intercettati nelle vicinanze dell’isola Lampione dagli uomini della Capitaneria di porto. Non è difficile prevedere che l’hotspot dell’isola svuotato da poco, con i clandestini trasferiti sulle navi quarantena, se il ritmo degli arrivi persiste, ci metterà poco ad essere nuovamente riempito.

Intanto gli barchi delle ultime ore hanno provocato le proteste dei residenti dell’isola, che sono scesi in piazza con alla testa, l’ex senatrice della Lega Angela Maraventano, che si è distesa a terra per bloccare i mezzi che trasferivano i clandestini dal porto all’hotspot. Per fermare le proteste sono intervenute le forze di polizia in tenuta antisommossa.