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Missili e droni Russi su Kharkiv, Odessa, Leopoli dove è stato distrutto un deposito industriale e 2 persone sono rimaste ferite

Diverse esplosioni sono state udite nella notte in molte regioni dell’Ucraina, una sciame di droni kamikaze russi  partiti nella notte da Primorsko-Akhtarsk, sul Mar d’Azov si sono abbattuti su Leopoli, Odessa e Kharkiv

 

Le immagini dell’incendio nell’area di un magazzino industriale a Leopoli dopo gli arrivi notturni di droni russi.

Le truppe russe hanno lanciato un attacco combinato su varie regioni dell’Ucraina. A tarda sera, a Kharkiv si sono verificate una serie di esplosioni ed è stato segnalato l’uso di armi balistiche. Subito dopo si sono sentite esplosioni in diverse regioni, da Leopoli, a Odessa a Khmelnytskyi. Durante la notte è stata segnalata un’esplosione anche a Kryvyi Rih nella regione di Dnipropetrovsk.

A Leopoli è stato colpito un deposito industriale con un missile ed è divampato un incendio di vaste proporzioni. due persone sono state tirate fuori da sotto le macerie,è in gravi condizioni: “Due persone, una donna e un uomo, sono stati trovati sotto le macerie. L’uomo versa in gravi condizioni”, ha scritto sul suo account Telegram il capo dell’amministrazione militare regionale di Leopoli, Maksim Kozitski.

L’allarme aereo in Ucraina è risuonato in diverse altre regioni dell’Ucraina. L’effetto più evidente dei droni russi è stato registrato a Leopoli, dove gli incendi nei magazzini con munizioni NATO non sono stati spenti da più di 5 ore.

Il ronzio delle prime ondate di droni è stato avvertito alle 03:30. Un cronista di France Presse ha sentito numerose esplosioni e movimenti di veicoli pesanti per le strade durante il coprifuoco notturno. Sadoviy ha confermato le esplosioni e ha scritto su Telegram che “nella nostra regione sono operative le difese aeree”, invitando la popolazione a cercare riparo. Le forze aeree di Kiev hanno comunicato via Telegram che “la minaccia degli Shahed (droni di fabbricazione iraniana in dotazione alla Russia, ndr) rimane nella regione di Leopoli. Le difese aeree sono operative”. La sirena che ha segnato la fine dell’allarme è suonata alle 5 del mattino italiane.