La giustizia ha i suoi tempi ed è lenta, circostanza che a volte crea situazioni imbarazzanti.
Dovevano notificare ad un uomo un decreto penale emesso a quattro anni di distanza dai fatti, ma “l’uomo” non esisteva più ed al suo posto hanno trovato una donna.
I fatti risalgano al 28 agosto 2013, quando un uomo di none “Angelo” residente nel Comune di Bagheria (Pa), era stato scoperto a rubare energia elettrica. Nel relativo processo il Gip di Palermo Nicola Aiello, aveva condannato l’uomo, che però nel frattempo aveva cambiato sesso, a 4 anni di carcere. Circostanza che non ha permesso la notifica e ha costretto il giudice che aveva emesso il provvedimento, a una rettifica, dopo l’acquisizione del certificato dell’anagrafe del Comune di Bagheria (Palermo), che ha confermato che Angelo non esiste più e al suo posto oggi c’è Barbara.
La giustizia è lenta ma inesorabile, ma a volte di fronte a fatti assolutamente imprevedibili come questo, rimane spiazzata e questo nonostante il cambiamento di sesso, ha avuto dei lunghi passaggi obbligati davanti alla giustizia civile, che la giustizia penale ha ignorato.
Oggi si è davanti ad un decreto penale con relativa condanna a una pena pecuniaria di 2000 euro, che spesso viene emesso senza ascoltare l’imputato, a cui però il condannato, a notifica eseguita, può opporsi e Angelo/Barbara non ha ancora deciso cosa fare, ma probabilmente si opporrà.
Redazione Fatti & Avvenimenti