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Nasce Misiliscemi, è il 391esimo Comune siciliano: avrà 8.669 abitanti, un ottavo dei residenti di Trapani

A quasi tre anni dal referendum del 27 maggio 2018, votato da 3.752 cittadini, nasce da una scissione di Trapani, Misiliscemi ed è il 391esimo Comune della Sicilia


L’Ars, ha votato ed approvato il nuovo municipio che si scinde dal territorio di Trapani. Ne fanno parte le frazioni di Fontanasalsa, Guarrato, Rilievo, Locogrande, Marausa, Palma, Salinagrande, Pietretagliate. La Regione adesso nominerà un commissario, che reggerà il Comune fino alle prossime elezioni amministrative. Prima dovrà essere redatto lo statuto e fino ad allora, la sede sarà al Comune di Trapani.

Il centro avrà 8.669 abitanti, un ottavo dei residenti di Trapani, ma all’interno del suo territorio si trova l’aeroporto. L’autonomia di Misiliscemi ha incassato nel tempo però vari via libera: oltre all’ok popolare, giunto con un quorum del 52 per cento e una quasi totalità di favorevoli (l’89,5 per cento), c’è stato il sì del consiglio comunale di Trapani e quello del governo regionale.

L’Ok è arrivato con un voto segreto, non senza qualche resistenza esplicita, ad esempio quella del dem Antonello Cracolici: “Con questa decisione – dice, citando il caso di Sferracavallo che cercò di ottenere l’autonomia da Palermo senza successo – si apre un pericoloso precedente”. Il paradosso è però che l’Ars, come ha ricordato in Aula la vicepresidente Angela Foti, ha all’ordine del giorno un altro disegno di legge che all’articolo 9 indica la soglia minima per l’istituzione di nuovi Comuni: 10mila, più di quelli che risiedono nel paese appena nato. “L’argine alla polverizzazione – assicura Foti, citando anche il caso di Cassibile, la frazione di Siracusa dove fu firmato l’armistizio al termine della Seconda guerra mondiale e che aspira a sua volta all’autonomia – sarà quella legge”. Ma quello è il futuro, se la norma sarà approvata. Il presente è la nascita del Comune numero 391.