Interviene oggi Sciacca Democratica per segnale lo stato di precarietà e intransitabilità della strada che porta alla Basilica di San Calogero, sia quella asfaltata utilizzata dalle automobili, sia quella realizzata sull’antico e storico sentiero percorso dai pellegrini.
Il gruppo consiliare segnala anche che numerose nel corso degli ultimi tempi sono state le segnalazioni rivolte alle autorità comunalI da cittadini che scelgono di arrivare fino al monte a piedi, come si faceva una volta; che è necessario valorizzare e salvaguardare, e non trascurare e abbandonare, alcuni preziosi siti storici della nostra città; che oltre al sentiero anche i luoghi turistici che circondano la Basilica di San Calogero sono in condizioni precarie; che nel piazzale della Basilica spesso è il parroco che effettua personalmente la pulizia e la rimozione dei riifuti.
Alla luce di tutto ciò il gruppo cusumaniano chiede all’amministrazione di intervenire al più presto e chiude il suo intervento polemicamente, richiamando la giunta comunale che in fase di campagna elettorale aveva fatto della cura degli spazi pubblici un suo motto ed adesso si vede che per molte parti della città non è stata una promessa mantenuta.
Giornalista Direttore responsabile di Fatti&Avvenimenti. Nato a Partinico (PA), ma saccense. Ha sempre vissuto a Sciacca, dove fin da giovanissimo si è appassionato alla politica locale. Scrive da quando aveva 17 anni, scrive di tutto perché “così è giusto che sia”. Ha scritto principalmente per il giornale ControVoce di Sciacca e per il Fatti&Avvenimenti, ma suoi articoli sono apparsi anche sui quotidiani La Valle dei Templi.net, LinkSicilia (MeridioNews), La Voce di New York e tanti altri giornali agrigentini, regionali, nazionali ed internazionali. Da Gennaio 2017 è corrispondente italiano per la rivista francese Lumieres Internationales Magazine. Scrittore a tempo perso. E’ anche uno studente di Giurisprudenza. Coltiva da anni la passione della musica e del canto ed ha una sua band. Non chiedetegli cosa voglia fare da grande, perché non lo sa.