⦿ Ultim'ora

Nel giorno del vertice Ue contro Mosca, una pioggia missili russi si abbatte su Kiev: almeno 10 feriti

Il bilancio dell’attacco missilistico russo di questa mattina su Kiev, è di almeno 10 feriti, mentre a Bruxelles i 27 discutono nuove misure contro Mosca e preparare i cittadini europei a possibili scenari di guerra

Secondo il sindaco della capitale ucraina Vitali Klitschko l’attacco  missilistico che le forze russe hanno sferrato su Kiev ha provocato almeno dieci feriti. Il sindaco della capitale ucraina, ha reso noto che oltre alle persone rimaste ferite, sono stati danneggiati sia edifici residenziali sia impianti industriali. Klitschko ha detto anche le difese antiaeree stanno respingendo l’attacco, il primo su larga scala nelle ultime settimane, e che i frammenti dei missili sono caduti in varie aree della città.

Le forze russe hanno lanciato nella notte 31 missili diretti verso Kiev, incluso un ipersonico KH-47M2 Kinzhal, un missile balistico Iskander-M (KN-23) e 29 missili da crociera Kh-101/Kh-555. L’attacco è stato lanciato da 11 bombardieri strategici Tu -95MS dalle aree di Volgodonsk ed Engels nella Federazione Russa. L‘Aeronautica militare  su Telegram come al solito afferma che tutti i missili sono stati tutti abbattuti nella regione della capitale ucraina dalle difese aeree del Paese, ma è risaputo che i missili ipersonici non intercettabili e  lo confermano sia i danni alle infrastrutture che le immagini del video.

Era da tempo che Mosca non attaccava Kiev, la mossa sembra quindi un avvertimento all’Europa che oggi apre un Vertice di guerra con l’obiettivo di preparare i cittadini a possibili crisi di sicurezza. ‘Serve un approccio che tenga conto di tutti i rischi’, si legge nella bozza di conclusioni.

Il Consiglio Europeo, sottolinea la necessità “imperativa” di una “preparazione militare-civile rafforzata nonché coordinata” e di una “gestione strategica delle crisi nel contesto dell’evoluzione del panorama delle minacce”. Invita quindi il Consiglio a portare avanti i lavori e la Commissione, insieme all’Alto Rappresentante, a proporre “azioni per rafforzare la preparazione e la risposta alle crisi a livello dell’Ue in un approccio che tenga conto di tutti i rischi e di tutta la società, in vista di una futura strategia di prontezza”.

Via libera dei Rappresentanti Permanenti dei 27 in Ue (Coreper II) alle sanzioni contro persone e entità ritenute responsabili della morte di Alexei Navalny. Il dossier è stato approvato dalla riunione nei punti senza discussione e fa scattare la procedura scritta per la ratifica finale. La procedura potrebbe concludersi venerdì mattina.

Tra i 27 è in corso uno scontro sulla possibilità di fare debito comune – attraverso i defense bond o bond emessi per progetti comuni di un gruppo di Paesi membri – per sostenere gli investimenti nel settore della difesa. Lo sostengono diverse fonti diplomatiche europee. I ‘frugali’ – capitanati dalla Germania – avrebbero chiesto e, al momento, ottenuto la rimozione dalla bozza di conclusioni del riferimento agli “strumenti innovativi” per finanziare il potenziamento dell’industria Ue e ora si andrebbe verso la richiesta alla Commissione di preparare un documento sulle “possibili opzioni”.