⦿ Ultim'ora

Ispezione Ministero, Decaro: “Se ci sono sospetti di infiltrazione della criminalità sul Comune rinuncio alla scorta”

“Se c’è anche un solo sospetto di infiltrazione della criminalità nel comune di Bari io rinuncio alla scorta. Non posso essere sindaco antimafia e avere commissione di accesso”


Lo ha detto il sindaco di Bari, Antonio Decaro, in conferenza stampa dopo il provvedimento di ispezione disposto dal ministero dell’Interno nei confronti del Comune in seguito all’indagine della Dda barese su un presunto voto di scambio alle Comunali del 2019 che ha portato a più di 100 arresti e alla nomina da parte del Tribunale di un amministratore giudiziario per l’azienda Mobilità e Trasporti Bari.

Decaro ha accusato il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, di voler “sabotare il corso regolare della vita democratica della città di Bari”: l’ispezione, finalizzata a verificare un’ipotesi di scioglimento del Comune, arriva infatti a poco più di due mesi dalle elezioni comunali del capoluogo pugliese previste per l’8 e il 9 giugno prossimi.

“Sono sotto scorta da nove anni, torno a vivere. Non posso essere sindaco antimafia e avere la commissione di accesso in comune”, ha detto il sindaco di Bari, aggiungendo che “Questo è un atto di legittima difesa della nostra città”. Decaro è arrivato con un faldone di documenti, visibilmente commosso, accolto da un lungo applauso dei presenti, tra cui anche cittadini. La commissione ministeriale è stata nominata dopo il recente arresto di 130 persone in una inchiesta della Dda barese che ha svelato un presunto intreccio mafia-politica con scambio di voto alle Comunali del 2019. L’avvio del procedimento era stato sollecitato nelle scorse settimane al ministro da una delegazione di parlamentari del centrodestra.

“Io ho paura per me e per la mia famiglia ma sono sindaco e non mi giro dall’altra parte”, ha detto il sindaco di Bari, Antonio Decaro, ricordando alcune battaglie per la legalità fatte a Bari e per le quali ha ricevuto minacce ed è finito sotto scorta. Decaro ha evidenziato di aver “tolto il territorio” alla criminalità. Ripercorrendo i vari episodi, la voce del sindaco è rotta dal pianto. Quanto agli esponenti del clan Parisi, il sindaco ha detto di averli incontrati solo nelle aule di giustizia quando si è costituito contro di loro: “A Bari la mafia ci sta, ci sono 14 clan, ma li devi combattere e guardare in faccia”.

“Daremo alla commissione d’accesso tutto il supporto che servirà perché Bari è soprattuto una città che resiste alla criminalità, che tiene la testa alta contro la criminalità, e in cui le persone per bene sono molte molte di più”, ha aggiunto il sindaco di Bari nel corso della conferenza stampa.