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Occidente contro tutto il resto del mondo. USA: “Sanzioni a chi compra sopra price cap del G7”

Sfida che non ha precedenti dagli Stati Uniti a tutto il resto del mondo: qualsiasi nazione che si avvale di servizi occidentali e comprerà petrolio russo sopra il price cap del G7 rischia di essere sanzionato dagli USA. Minaccia fattibile?

Il mondo, tutte le sue nazioni ed i suoi popoli devono seguire il volere dell’Occidente a guida USA o pagarne il prezzo. Senza troppi giri di parole, è fondamentalmente questo quello che si evince dalla minaccia degli Stati Uniti di imporre sanzioni a tutti gli acquirenti di petrolio russo che si affidano ai servizi occidentali e che non rispettano il limite di prezzo proposto dai Paesi del G7.

Dopo il boomerang delle sanzioni alla Russia che hanno piegato l’Europa e, paradossalmente, arricchito Mosca, adesso gli Stati Uniti voglio far valere il loro peso sullo scacchiere internazionale contro tutte le nazioni più piccole e deboli – dato che, ad esempio, Pechino e Nuova Delhi, che già hanno annunciato di voler escludere il dollaro dalle proprie transazioni, di certo non verranno fermate da eventuali sanzioni USA – , dimostrando inoltre di non aver problemi ad entrare in conflitto con l’OPEC+, che in risposta al price cap ha effettuato un sostanzioso taglio alla produzione di greggio per “riequilibrare il mercato”.

Ad ogni modo, la minaccia USA dell’amministrazione di Joe Biden – riportata dal Financial Times – si legge nelle linee guida del Dipartimento del Tesoro Usa che prevede che gli acquirenti di petrolio russo in tutto il mondo che effettuano “acquisti significativi di petrolio al di sopra del limite di prezzo” imposto dai Paesi del G7, nonché coloro che forniscono informazioni false su tali acquisti, possono essere soggetti a sanzioni. Molti dei Paesi minacciati si avvalgono infatti di fornitori di servizi occidentali, come le compagnie di assicurazione marittime, per completare le loro spedizioni e questo li renderebbe quindi soggetti al limite di prezzo. 

“Il nostro approccio all’attuazione è guidato dal principio che il petrolio russo dovrebbe continuare a raggiungere il mercato globale, a condizione che gli acquirenti e i fornitori di servizi rispettino il limite di prezzo in buona fede”, ha dichiarato ieri Wally Adeyemo, vice segretario al Tesoro, in un discorso alla Brookings Institution.

Per ovvie ragioni, non è previsto che gli Stati Uniti impongano sanzioni agli acquirenti di petrolio russo che non utilizzano fornitori di servizi occidentali.