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Oggi cerimonia annessione al Cremlino. Putin: “Occidente satanista, con Kiev discutiamo, ma regioni restano russe”

Mosca si dice pronta a trattare con Kiev ma non è disposta a discutere sullo status dei territori annessi che ormai fanno parte della Federazione Russa e sull’Occidente Putin è lapidario: “dittatura delle élite contro il suo stesso popolo con le sembianze del vero e proprio satanismo”

In foto: Capo della Regione di Kherson Vladimir Saldo, Capo della Regione di Zaporozhye Evgeny Balitsky, Presidente Russo Vladimir Putin, Capo della Repubblica di Donetsk Denis Pushilin e il Capo della Repubblica di Lugansk Leonid Pasechnik.

“Voglio che mi sentano a Kiev, che mi sentano in Occidente: le persone che vivono nel Lugansk, nel Donetsk, a Kherson e Zaporozhye sono diventati nostri cittadini. Una volta per tutte”. Lo ha ha affermato oggi il Presidente russo Vladimir Putin, aprendo la cerimonia al Cremlino durante la quale sono stati firmati i trattati di annessione a Mosca delle quattro regioni in cui negli scorsi giorni si è svolto il referendum di adesione alla Federazione Russa.

Per Putin: “I residenti del Donbass, così come delle regioni Zaporozhye e Kherson hanno fatto la loro scelta, una scelta inequivocabile.

Difenderemo la nostra terra con tutte le forze e i mezzi a nostra disposizione e faremo di tutto per garantire la vita sicura dei nostri cittadini. – compresi quelli delle nuove regioni – Questa è la grande missione di liberazione del nostro popolo”.

Il presidente russo ha inoltre promesso che la Russia farà di tutto “per assicurarsi che i residenti di queste regioni sentano il sostegno dell’intero Paese”: “Ricostruiremo sicuramente città e paesi distrutti, case, scuole, ospedali, teatri e musei. Ripristineremo e svilupperemo imprese industriali, fabbriche , infrastrutture, sistemi sociali e pensionistici, assistenza sanitaria e istruzione”.

I “nuovi” rapporti con Kiev

Il Cremlino è disposto a negoziare con Kiev, ma alle sue condizioni. “Chiediamo al regime di Kiev di cessare immediatamente il fuoco, tutte le ostilità, di fermare la guerra che aveva scatenato nel 2014 e di tornare al tavolo dei negoziati”.

Mosca però  non è disposta a discutere sullo status dei territori annessi che ormai fanno parte della Federazione Russa: “Le autorità di Kiev di oggi devono trattare questa libera espressione della volontà del popolo con rispetto e in nessun altro modo. Solo questa può essere la strada verso la pace. Non discuteremo la scelta delle persone di Donetsk, Lugansk, delle regioni di Zaporozhye e Kherson. La Russia non li tradirà”.

Il confronto con l’Occidente sempre più duro, definito “satanista”

Per Mosca l’Occidente “non ha alcun diritto morale di valutare i risultati dei referendum enemmeno di parlare di libertà e democrazia”. Secondo Putin, l’Occidente vuole preservare il suo “sistema neocoloniale” che gli permette di “saccheggiare il mondo” e “raccogliere tributi dall’umanità”: la dittatura delle élite è diretta contro il suo stesso popolo e acquisisce “le sembianze del  vero e proprio satanismo”.

Putin parla poi delle paure della Russia: “I paesi occidentali vogliono trasformare la Russia in una colonia, e le vere ragioni della guerra ibrida scatenata contro di essa sono l’avidità e l’intenzione di preservare il loro potere illimitato”.

Il presidente russo è anche tornato sul tema dell’espansione della NATO: “Le promesse di non espandere le forze della NATO in direzione est, che le nostre precedenti autorità hanno deciso di accettare, si sono rivelate una sporca bugia”, ha detto Putin.

“Ora l’Occidente ha bisogno di spezzare la Russia a tutti i costi, ma è una grande potenza”, che non vivrà secondo le “regole false e truccate” dell’Occidente e si batterà per un “futuro giusto e libero”.

Per il Presidente russo il “crollo dell’egemonia occidentale è irreversibile, un movimento anticoloniale liberatorio si sta sviluppando all’interno di una varietà di paesi e società: non sarà mai più come prima”.

Sabotaggio Nord Stream

Putin è chiaro: dietro l’emergenza al Nord Streams ci sono i Paesi occidentali, in particolare gli anglo-americani.

“Agli anglosassoni non bastano le sanzioni. Sono ricorsi al sabotaggio, è incredibile, ma è vero, avendo organizzato esplosioni sui gasdotti internazionali del Nord Stream, che corre lungo sul fondo del Mar Baltico. Hanno effettivamente iniziato a distruggere l’infrastruttura energetica paneuropea”.

Sull’uso di Armi Nucleari

Sul precedente nucleare Putin dice:”Gli Stati Uniti sono l’unico paese al mondo che ha usato armi nucleari due volte, distruggendo le città giapponesi di Hiroshima e Nagasaki. A proposito, hanno stabilito un precedente”.