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Ok alla Superlega da Corte giustizia Ue: “Abuso di posizione dominante di Fifa e Uefa”

Per la Corte esiste un abuso di potere dominante da parte della Uefa e della Fifa che esercitano un monopolio. La Superlega annuncia un nuovo torneo con 64 squadre e streaming gratis. La Uefa: “La sentenza non è una convalida”. Real e Barcellona esultano: “Siamo all’inizio di un nuovo tempo”


“Le norme della Fifa e della Uefa sull’autorizzazione preventiva delle competizioni calcistiche interclub, come la Superlega, violano il diritto dell’Unione”. Lo ha stabilito la Corte di giustizia Ue esprimendosi sul ricorso promosso dalla Superlega contro il presunto monopolio illegale di Fifa e Uefa sull’organizzazione delle competizioni internazionali. Dell’originario gruppo di 12 club che il 19 aprile 2021 avevano varato la Superlega sono rimasti in campo solo Real Madrid e Barçellona, associati in una Società di Superlega Europea (ESLC). Supportata dall’agenzia di marketing A22, questa ha portato il caso davanti al tribunale Mercantile della capitale spagnola, che a sua volta ha deferito la questione alla Corte di giustizia Ue.

La nuova Superlega sarò a 64 squadre e streaming gratis

La A22 Sports Management ha annunciato il nuovo progetto della Superlega: si tratta di un torneo da 64 squadre, divise in tre leghe, con meccanismo di promozione e retrocessione tra le divisioni. Nel primo anno della competizione, i club saranno selezionati in base a un indice con criteri trasparenti e basati sulle prestazioni. Prevista anche una piattaforma streaming per la visione gratuita di tutte le partite. Gli elementi chiave della proposta di A22 Management prevedono: – i primi due livelli, la Star League e la Gold League, sono composti da 16 club ciascuno, mentre il terzo, la Blue League, è costituito da 32 club. – Partecipazione basata sul merito sportivo, senza membri permanenti. – Promozione e retrocessione annuale tra le leghe. La promozione nella Lega Blue di terzo livello si baserà sui risultati ottenuti nel campionato nazionale. – I club giocheranno le partite in casa e fuori casa in gruppi di otto, con un minimo di 14 partite all’anno. – A fine stagione, la fase ad eliminazione diretta determinerà i campioni di ogni lega e i club da promuovere. – Non ci sarà un incremento dei giorni di calendario delle partite rispetto a quelli previsti dalle competizioni attuali e le partite infrasettimanali non interferiranno con i calendari dei campionati nazionali.

Il torneo delle 12 grandi squadre d’Europa

La vicenda che ha portato al pronunciamento della Corte di Giustizia Europea contro il monopolio della Uefa nell’organizzazione delle competizioni internazionali era iniziata quando Real Madrid, Barcellona, Atletico Madrid, Manchester United, Manchester City, Chelsea, Arsenal, Tottenham, Liverpool, Juventus, Inter e Milan avevano annunciato il loro accordo di principio per lanciare un progetto chiuso, appunto la Superlega, in concorrenza con la Champions League organizzata dalla Federcalcio europea. Di fronte alle proteste scoppiate quasi subito, in particolare dei tifosi inglesi, e soprattutto alle minacce di pesanti sanzioni da parte di Uefa e Fifa (penalizzazioni in punti per le squadre, esclusione dei giocatori dalle rispettive nazionali), il progetto si era rapidamente sgonfiato, con la retromarcia quasi immediata di nove club. L’ultima ad arrendersi è stata la Juventus, che ha rinunciato definitivamente lo scorso luglio.

Uefa: “La sentenza UE non legittima la Superlega”

Immediata la replica della Uefa. “La Uefa prende atto della sentenza emessa dalla Corte di giustizia europea nel caso della Superlega europea. Questa sentenza non significa un avallo o una convalida della cosiddetta Superlega; sottolinea piuttosto una lacuna preesistente nel quadro della pre-autorizzazione della Uefa, un aspetto tecnico che è già stato riconosciuto e affrontato nel giugno 2022. La Uefa confida nella solidità delle sue nuove regole, e in particolare nel rispetto di tutte le leggi europee pertinenti e regolamenti”.

Fifa: “Storia del calcio é legata al nostro modello”

“Il calcio deve la sua lunga storia di successi” al modello della Fifa e della Uefa: lo sottolinea la Fifa in una nota. La confederazione mondiale del calcio “ha preso atto della sentenza emessa oggi dalla Corte di Giustizia dell’Unione Europea” e “ora analizzerà la decisione in coordinamento con la Uefa, le altre confederazioni e le federazioni affiliate prima di commentare ulteriormente”. “In linea con il proprio Statuto, la Fifa crede fermamente nella specificità dello sport, inclusa la struttura piramidale – su cui si fonda il merito sportivo – e i principi di equilibrio competitivo e solidarietà finanziaria”. “Il calcio – è la conclusione – deve la sua lunga storia di successi ai principi sopra menzionati, che la FIFA, le confederazioni e le federazioni affiliate continueranno a promuovere anche in futuro, nell’interesse di tutti gli appassionati di calcio di tutto il mondo”.

Real e Barcellona: “Ora i club sono padroni del proprio destino”

Sono così rimaste solo due ‘ammutinate’: Real Madrid e Barcellona. E i due club spagnoli ora esultano. “Da oggi i club di calcio saranno padroni del proprio destino – ha detto il presidente delle Merengues, Florentino Perez -. Settanta anni fa abbiamo fatto un passo da gigante per il calcio con la creazione della Coppa dei Campioni e ora abbiamo il dovere di dare la spinta di cui il calcio ha bisogno. Serve una competizione aperta a tutti, che imponga il merito e il rispetto del fair play finanziario. Soprattutto che tuteli i giocatori ed entusiasmi i tifosi di tutto il mondo. Abbiamo l’opportunità di realizzare una governance trasparente, che conviva con le nuove tecnologie”. Positivo anche il commento del Barcellona. “Essendo uno dei club promotori del progetto, il Barcellona ritiene che la sentenza apra la strada a una nuova competizione calcistica di alto livello in Europa, opponendosi al monopolio del mondo del calcio, e desidera avviare nuove discussioni sul percorso che dovrebbero assumere in futuro le competizioni in Europa”, recita la nota del club blaugrana.

Per  il presidente del Coni, Giovanni Malagò: “C’è il rischio che lo scudetto diventi marginale”

“Con la Superlega lo Scudetto diventa carta straccia? Non posso dirlo, ma il rischio che diventi marginale in termini di interessi esiste”, ha dichiarato Malagò.