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Palermo. È morto Pino Caruso: ha diffuso la sicilianità con simpatia e intelligenza


È morto a Roma, all’età di 84 anni, Pino Caruso, attore poliedrico, che ha fatto della sicilianità il suo vessillo

L’attore nato a Palermo, ma per questioni lavoro viveva a Roma, era malato da tempo. Un artista a 360 gradi, nello spettacolo ha fatto di tutto, teatro, tv e cinema. Le sue battute, ma sopratutto i suoi monologhi erano divertenti, strappavano il sorriso, ma erano sempre studiati con arguzia e grande intelligenza e sopratutto sapevano cogliere l’attimo politico e colpire, ma sempre con garbo ed educazione. La sua è stata e resterà una comicità mai volgare e sempre marcatamente siciliana. Ricordava con orgoglio le sue origini e non ha mai spezzato il legame con la Sicilia e la sua Palermo in particolare. E’ stato anche direttore del Festino nel 1995 e delle prime due edizioni del festival “Palermo di scena”.

Il suo debutto risale al 1957 come attore drammatico al Piccolo Teatro di Palermo con “Il giuoco delle parti” di Luigi Pirandello. Un anno dopo è al Teatro Massimo dove interpreta un ruolo ne “Il flauto magico” di Wolfgang Amadeus Mozart. Nel 1963 viene scritturato dal Teatro Stabile di Catania. Nel 1965 il trasferimento a Roma e il cabaret.

Nel 1968 approda in Tv, la Rai lo scrittura per la trasmissione di varietà “Che domenica amici” dove tiene una rubrica settimanale “Diario siculo”. Un programma dopo l’altro, sdogana l’uso del siciliano in tv. Nel 1977, sempre per la Rai, ottiene uno speciale tutto suo: “Caruso al cabaret”.

Nel 1979 altre due tappe importanti: l’elezione come segretario al sindacato degli attori e la condivisione del palco con Ornella Vanoni per “Due come noi”. Nel 1983 scrive e dirige per Raitre “Lei è colpevole, si fidi”, film satirico sul caso Enzo Tortora e sulla cattiva giustizia, interpretato oltre che dallo stesso Caruso, da Renzo Arbore, Oreste Lionello, Enrico Montesano, Gigi Proietti.

Gli anni ’80 sono il periodo di Canzonissima, Teatro 10, Portobello, Fantastico, Domenica in, dove compare come ospite. Televisione e teatro camminano di pari passo, non abbandona mai il palco. Nel 1989, al fianco di Gigi Proietti e Anna Carlucci, presenta la serata inaugurale del Festival di Venezia, di cui cura anche i collegamenti giornalieri con il Tg2.