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Paolo La Bella insiste: “Non ho appiccato io il fuoco a Pierderici ” e chiede la revoca dei domiciliari


Il presunto piromane Paolo La Bella, insiste nella sua linea difensiva. Il 32enne tramite i suoi avvocati, chiede la revoca degli arresti domiciliari.

L’udienza è stata fissata per l’11 settembre, presso il Tribunale del Riesame di Palermo, in quella sede si deciderà sulla richiesta di annullamento degli arresti domiciliari per il 32enne operaio saccense Paolo La Bella. L’accusa ricordiamo, è di essere l’autore dell’incendio che, il 14 luglio, ha distrutto, uno dei polmoni di Sciacca, ovvero il boschetto che è compreso tra Pierderici e il quartiere di San Michele.

La difesa di La Bella, non cambia, anzi rilancia sostenendo di avere anche telefonato ai carabinieri per avvisarli dell’incendio. L’uomo – durante l’interrogatorio di garanzia – ha asserito che era sul luogo, unicamente per dare da mangiare al suo cane e di essere estraneo ai fatti. Ma il giudice, Alberto Davico, evidentemente non gli ha creduto ed ha confermato la misura cautelare che aveva già disposto nei suoi confronti su richiesta del sostituto procuratore Christian Del Turco.

Ricordiamo che l’incendio di vaste proporzioni, ha distrutto sei ettari di bosco ed ha determinato anche lo sgombero di una scuola, dove si stava svolgendo il Grest, di tre palazzi, oltre all’impiego di ingenti forze dell’ordine e dei canadair.