“Non è colpa nostra, è una scelta dell’amministrazione”, a dirlo, in parole povere, è il Comitato per la trasparenza sui costi dei rifiuti.
Il Comitato oggi intervene in merito ad alcune dichiarazioni dell’assessore ai servizi a rete Gaetano Cognata, secondo cui il Comune starebbe sostenendo e sosterrà dei costi aggiuntivi a causa del ricorso al TAR proposto dal Comitato contro il Piano Aro Rifiuti.
“Respingiamo con forza questo tentativo di addebitare al Comitato responsabilità che il Comitato non ha. Vogliamo fare chiarezza una volta per tutte”.
“Innanzitutto si è detto che, a causa del ricorso al TAR del Comitato, il Comune di Sciacca ha dovuto impegnare la somma di 14.000,00 euro per pagare il difensore nominato. Ma tutti sanno che il Comune di Sciacca avrebbe potuto farsi difendere al TAR dall’avvocato del Comune, senza nessun costo aggiuntivo. Tale costo aggiuntivo di 14.000,00 euro è quindi da attribuirsi esclusivamente ad una scelta dell’amministrazione e vorremmo che da parte di tutti si avesse l’imparzialità di riconoscerlo. – dicono dal Comitato – Inoltre si vorrebbe far passare da parte dell’amministrazione uscente che, anche dopo che il Tar Sicilia ha respinto la nostra istanza di sospensiva del Piano Aro, la mancata stipula del contratto con l’impresa aggiudicataria dipende ancora dal Comitato. Nulla di più inesatto. A tutti è noto dopo il rigetto della nostra istanza di sospensiva il Comune di Sciacca ha facoltà di procedere con la stipula del contratto con l’impresa aggiudicataria.
Quello che Noi come Comitato abbiamo chiesto è che qualora il Comune non ritenesse di dover annullare in autotutela l’aggiudicazione dell’appalto e volesse quindi stipulare il contratto, tale contratto deve rispettare quelle disposizioni del Capitolato speciale d’appalto che sono state approvate dal Consiglio comunale di Sciacca, e che poi “stranamente” non sono state inserite nel Capitolato speciale d’appalto utilizzato per la gara. Per questa nostra attività ci si dovrebbe dire semplicemente grazie da tutti. Infatti, le disposizioni approvate dal Consiglio comunale e stranamente non inserite nel Capitolato speciale d’appalto utilizzato per la gara sono a tutela dei cittadini di Sciacca e prevedono:
1) la trattenuta automatica delle sanzioni irrogate all’impresa per il mancato conseguimento degli obiettivi di raccolta differenziata programmati, dagli importi contrattuali da pagare all’impresa;
2) la facoltà del Comune di Sciacca di agire in risoluzione del contratto con l’impresa, nel caso in cui le sanzioni irrogate all’impresa raggiungano il 20% dell’importo dell’appalto su base annua.
Nel giudizio al Tar, il Comune di Sciacca ha riconosciuto che tali disposizioni non sono state riportate nel Capitolato speciale d’appalto utilizzato per la gara per “meri refusi di stampa”.
Allora se è cosi, il contratto con l’impresa, qualora il Comune volesse stipularlo, ed oggi potrebbe farlo, deve contenere queste disposizioni a tutela dei cittadini, perché indurrebbero l’impresa ad adempiere meglio il servizio. Abbiamo evidenziato che qualora il contratto non contenesse tali clausole approvate dal Consiglio comunale di Sciacca, gli organi del Comune di Sciacca, incorrerebbero nel reato di abuso d’ufficio”.
In conclusione per il Comitato, se ora il Comune di Sciacca, pur potendo, non stipula il contratto con l’impresa non è certo colpa del Comitato ma è conseguenza di una precisa scelta dell’amministrazione e gli eventuali costi aggiuntivi derivanti da tale mancata stipula sono tutti da addebitarsi ad una scelta dell’amministrazione comunale.
Giornalista Direttore responsabile di Fatti&Avvenimenti. Nato a Partinico (PA), ma saccense. Ha sempre vissuto a Sciacca, dove fin da giovanissimo si è appassionato alla politica locale. Scrive da quando aveva 17 anni, scrive di tutto perché “così è giusto che sia”. Ha scritto principalmente per il giornale ControVoce di Sciacca e per il Fatti&Avvenimenti, ma suoi articoli sono apparsi anche sui quotidiani La Valle dei Templi.net, LinkSicilia (MeridioNews), La Voce di New York e tanti altri giornali agrigentini, regionali, nazionali ed internazionali. Da Gennaio 2017 è corrispondente italiano per la rivista francese Lumieres Internationales Magazine. Scrittore a tempo perso. E’ anche uno studente di Giurisprudenza. Coltiva da anni la passione della musica e del canto ed ha una sua band. Non chiedetegli cosa voglia fare da grande, perché non lo sa.