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Piano ARO. Comitato Costi Rifiuti denuncia: Capitolato Speciale d’appalto deliberato è diverso da quello pubblicato


Il Capitolato speciale d’Appalto pubblicato dal Comune di Sciacca fra gli atti di gara, ed adoperato dall’Urega per la gara d’appalto è difforme rispetto al testo del Capitolato speciale approvato dal Consiglio comunale di Sciacca con la delibera di approvazione del Piano Aro.

Lo denuncia oggi il Comitato per la Trasparenza sul Costo dei Rifiuti guidata dall’avvocato Stefano Scaduto.

Il Comitato ci informa di un fatto gravissimo in relazione al Piano Aro rifiuti del Comune di Sciacca: infatti, il capitolato speciale d’Appalto era stato approvato dalla delibera consiliare con alcune modifiche rispetto al testo originario, per effetto dell’approvazione da parte del Consiglio comunale di Sciacca di un emendamento del consigliere Lorenzo Maglienti.

Approvando detto emendamento, il Consiglio comunale, in sede di delibera di approvazione del Piano Aro, aveva introdotto tali modifiche sostanziali al testo del Capitolato speciale di Appalto: 1) Che in caso di sanzioni irrogate dal Comune di Sciacca all’impresa, l’ammontare delle sanzioni sarebbe stato trattenuto dal Comune di Sciacca, con un meccanismo di trattenuta sugli importi contrattuali da pagare all’impresa. 2) Che nel caso in cui l’impresa avesse subito sanzioni per un ammontare pari al 20% dell’importo di aggiudicazione su base annua, il Comune di Sciacca avrebbe potuto agire per la risoluzione del contratto.

Ebbene il testo del Capitolato speciale d’Appalto pubblicato dal Comune di Sciacca fra gli atti di gara, e utilizzato dall’Urega di Agrigento per l’espletamento della stessa, non contiene affatto le suddette disposizioni approvate dal Consiglio comunale; per essere più precisi non è prevista affatto la disposizione di trattenuta automatica delle sanzioni sugli importi contrattuali da pagare all’impresa; mentre, circostanza ancor più grave, l’ammontare delle sanzioni irrogate all’impresa che darebbe al Comune di Sciacca la possibilità di agire per la risoluzione del contratto è stabilita sì in misura del 20% ma del 20% sull’importo complessivo dell’aggiudicazione (relativo a tutti i 7 anni), mentre la disposizione del Consiglio comunale aveva previsto a tutto vantaggio del Comune che per l’azione di risoluzione fossero sufficienti sanzioni pari al 20% sull’importo dell’aggiudicazione annua.

“Siamo sorpresi – dice oggi Scaduto – che il Consiglio comunale di Sciacca non si sia accorto di tale fatto gravissimo, e cioè che è stata calpestata la volontà del Consiglio comunale di Sciacca, in merito al testo del Capitolato speciale d’Appalto del Piano Aro. Con lettera ufficiale abbiamo già chiesto al Presidente del Consiglio comunale di Sciacca, e glielo chiediamo oggi pubblicamente, di convocare con urgenza il Consiglio, affinché il Consiglio comunale dia mozione di indirizzo al Dirigente competente per l’annullamento in autotutela dell’aggiudicazione della gara d’appalto dei servizi relativi al Piano Aro, attese le gravi difformità fra il Capitolato speciale d’Appalto utilizzato per la gara d’appalto e quello approvato dal Consiglio comunale di Sciacca.

Inoltre, si è già provveduto con lettera ufficiale a chiedere al Dirigente competente e al Responsabile del procedimento di procedere, per i motivi esposti, all’annullamento in autotutela dell’aggiudicazione della gara d’appalto per il Piano Aro, nonché a chiedere al Segretario generale del Comune di Sciacca, quale responsabile dell’Ufficio di controllo successivo della regolarità amministrativa e quale Responsabile della prevenzione della corruzione di procedere al controllo della regolarità amministrativa di tale atto di gara e di tutta la procedura”.

Infine, per non lasciare nulla di intentato, il Comitato comunica che queste illegittimità evidenziate oggi sono state fatte oggetto di motivi aggiunti al ricorso al Tar- Sicilia per l’annullamento del Piano Aro, già notificati al Comune di Sciacca.