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Polonia minaccia di porre veto a ingresso di Kiev nell’Ue senza lo stop a import del grano ucraino

La Polonia pronta anche a mettere il veto dall’ingresso di Kiev nell’Unione Europea se Bruxelles non approverà lo stop all’esportazione del grano Ucraino

Tra Varsavia è Kiev è scontro aperto sulle misure restrittive alle importazioni di grano, mais, semi di colza e semi di girasole dall’Ucraina sul territorio di Polonia, Ungheria, Bulgaria, Slovacchia e Romania.

“Quello che stiamo facendo ora”, ossia cercare di estendere il divieto di importazione, “quello che abbiamo fatto il 15 aprile (quando la Polonia ha introdotto un divieto unilaterale di import), è proprio costruire la possibilità per l’Ucraina di entrare nell’Ue”, ha detto il ministro dell’agricoltura polacco, Robert Telus, in un’intervista all’emittente Radio Plus, aggiungendo che “se non costruiamo questi strumenti oggi, la Polonia non accetterà certamente che l’Ucraina entri nell’Ue”. I paesi interessati hanno chiesto una proroga delle misure restrittive adottate dalla Commissione europea lo scorso aprile e in scadenza domani.

Il governo di Varsavia  nei giorni scorsi ha adottato una risoluzione con la quale ha proroga il divieto di importazione del grano ucraino che scade il 15 settembre anche senza una decisione in tal senso dell’Ue.

Si tratta di una iniziativa unilaterale “quali che siano” le decisioni che saranno assunte dalla Commissione Ue. “Non apriremo la frontiera ai cereali ucraini dopo tale data”,  ha reso noto il capo del governo polacco Mateusz Morawiecki e il ministro dell’agricoltura Robert Telus, come riferisce Ukrinform. in un comunicato, aggiungendo che al di là del mantenimento dell’embargo di Bruxelles per alcuni Paesi, vi provvederà in via autonoma poiché “si tratta di una questione fondamentale per noi. Gli interessi della campagna polacca sono più importanti”.