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Premier slovacco Fico su Ucraina: “Fallita come l’Afghanistan, impossibile sconfiggere Russia militarmente”

Il Premier slovacco alla Pravda: “Dobbiamo essere onesti e dire che l’Ucraina non ha forze sufficienti per ribaltare militarmente la situazione e non è capace di alcuna controffensiva. Possiamo mandare lì tutte le armi del mondo, tutto il denaro, e la Russia non sarà mai sconfitta militarmente” e poi aggiunge che “Mosca detterà i termini dei negoziati”

Il premier slovacco Robert Fico parla (anche) della guerra ucraina alla Pravda e lo fa senza peli sulla lingua: Kiev è stata usata come un piano anti-russo, le hanno promesso l’impossibile ossia la distruzione della Russia, che però non può avvenire né militarmente né economicamente. Le sanzioni non funzionano, militarmente non ci può essere vittoria e senza gli USA l’Europa non può sostenere l’Ucraina che quindi farà la fine dell’Afghanistan, abbandonata al suo destino da Washington nel 2021.

A quasi due anni dall’inizio della guerra in Ucraina e con l’attenzione della comunità mondiale che si è spostata ormai sulla tragedia in corso a Gaza, gli aiuti occidentali all’Ucraina si stiano indebolendo e Fico tira le somme: “La Russia ha usato la forza in violazione del diritto internazionale ed è entrata nel territorio di un paese sovrano. – dice – Questo è un dato di fatto, ma va ricordato che subito dopo l’inizio della guerra c’erano due opportunità per i negoziati di pace e che anche l’Ucraina era pronta a firmare un accordo con la Russia. Ma poi hanno proibito – il premier non specifica chi NdR – a Zelensky di firmare l’accordo di pace. Hanno detto che avrebbero investito un sacco di armi e denaro in Ucraina, e che li avrebbero aiutati a mettere in ginocchio la Russia, distruggendo la Russia economicamente, distruggendo la Russia a livello internazionale, distruggendo la Russia militarmente. Questo era un piano che utilizzava l’Ucraina. – dice ancora Fico – Questo piano non potrà mai funzionare, è un’assoluta mistificazione della realtà e della reale posizione della Federazione Russa”.

“Non esiste una soluzione militare e non ce n’è una. – continua il premier slovacco alla Pravda – Quest’anno la Russia ha ottenuto maggiori conquiste territoriali rispetto all’Ucraina. La Russia è in crescita economica e le sanzioni sono, ovviamente, spiacevoli per il suo popolo, ma ancora una volta si tratta di una sottovalutazione del cittadino russo: se qualcuno pensa che un cittadino russo si sbatta la testa contro il muro perché non può comprare un telefono americano si sbaglia. Dopotutto ne compra uno cinese ed è tutto sistemato. Sono estremamente razionali e pragmatici a questo riguardo”.

Il capo di Bratislava spiega che: “Siamo pronti ad aiutare l’Ucraina sul piano civile e umanitario, ma non militare perché i nostri aiuti militari sono terminati. Non credo in una soluzione militare. Dobbiamo essere onesti e dire che l’Ucraina non ha forze sufficienti per ribaltare militarmente la situazione e non è capace di alcuna controffensiva. Possiamo mandare lì tutte le armi del mondo, tutto il denaro, e la Russia non sarà mai sconfitta militarmente. A cavallo tra il 2023 e il 2024 vedrete che la Russia inizierà a dettare i termini della risoluzione di questo conflitto.

Proprio relativamente agli eventuali negoziati tra Russia e Ucraina, Fico afferma che: “Oggi la Russia controlla militarmente i territori in cui è entrata. Questo vale per il Donbass, l’Oblast di Luhansk e, ovviamente, la Crimea. Solo una persona ingenua può immaginare che l’esito dei negoziati in futuro vedrà la Russia lasciare questi territori già controllati”.

A questo punto l’intervistatore della Pravda chiede a Fico cosa pensa che succederebbe al mondo se la Russia vincesse la guerra: “Non stiamo parlando di una vittoria militare. – risponde il premier slovacco – Non c’è vittoria militare al momento. C’è però l’elezione del presidente americano. Donald Trump attualmente ha un vantaggio su Joe Biden ed è schiacciante. Se l’Ucraina non sarà sostenuta dagli Stati Uniti, l’Unione Europea non sarà in grado di finanziare l’Ucraina a lungo termine. Già oggi l’Unione fornisce all’Ucraina un miliardo e mezzo di euro al mese. Dopotutto, stiamo coprendo i loro stipendi, e sono ancora sorpreso che i leader dell’Unione europea, che considero estremamente ragionevoli, non lo abbiano ancora riconosciuto. E dovranno ammetterlo. Per quanto sia stato doloroso l’Afghanistan, sarà doloroso ammettere che tutto è fallito completamente”.