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Premio letterario internazionale Giuseppe Tomasi di Lampedusa: Vince il premio Nobel Orhan Pamuk


La cerimonia di premiazione condotta da Daniela Poggi si terra’ sabato 12 agosto alle 21,00 a Santa Margherita di Belìce, presente la giuria presieduta da Gioacchino Lanza Tomasi, composta da Salvatore Silvano Nigro, Giorgio Ficara e  Mercedes Monmany. Ieri a Palazzo Lanza Tomasi di Palermo si e’ svolta la conferenza stampa dell’importante evento.

Sul palco insieme allo scrittore, accademico e saggista, nato a Istanbul nel 1952, ci saranno Peppe Servillo accompagnato dal Solis String Quartet ed Eugenio Finardi che proporra’ alcuni dei suoi brani più noti. L’attore Lando Buzzanca rappresentera’  la Sicilia del Gattopardo con un omaggio al cinema italiano ricordando il regista Pietro Germi, con il quale nel 1964 giro’ a Sciacca il film “Sedotta e abbandonata”.

Orhan Pamuk si e’ aggiudicato il riconoscimento per “La donna dei capelli rossi” romanzo d’amore e gelosia, sulle passioni dei padri e i tradimenti dei figli, racconto febbrile di un’ossessione capace di cambiare il corso di un’intera esistenza.

Pamuk – ha sottolineato Gioacchino Lanza Tomasi, presidente della giuria del Premio – e’ al momento un autore al vertice degli interessi accademici. L’ultimo romanzo ci riserva ancora una volta una operazione culturale e letteraria sorprendente. La crudelta’ del testo di Sofocle “Edipo re”  e’ al centro della rappresentazione dell’uomo istintuale presso i maggiori tragici del mondo, da Racine a Nietzsche, da Max Reinhardt a Hugo von Hofmannstahl, questi ultimi, coevi di Sigmund Freud, e dei suoi due saggi più terrificanti: “Al di la’ del principio del piacere” e la “Civilta’ delle masse”. Nulla sara’ più come prima, e la vittoria dell’irrazionale primitivo sulla ragione e’ l’antefatto del Secolo breve di Eric Hobsbawn. Breve perche’ segnato da due guerre mondiali e dalle loro conseguenze. Con ferite che non riusciamo a rimarginare. Pamuk – conclude Lanza  – applica questo schema all’evoluzione della Turchia a quasi un secolo dalla rivoluzione di Ataturk.  Protagonista del romanzo e’ una famiglia legata da rapporti incestuosi e conflittuali”.

Ospitare Pamuk, uno scrittore conosciuto e amato in tutto il mondo, insignito con il Nobel massimo riconoscimento per la letteratura, e’ per noi motivo di grande orgoglio, dice Franco Valenti, sindaco di Santa Margherita. Orhan Pamuk ha reso Istanbul, la sua citta’ natale, immortale così come Giuseppe Tomasi di Lampedusa con Il Gattopardo, uno dei capolavori del Novecento, ha reso la Sicilia punto focale degli interessi dei lettori e dei critici letterari di tutto il mondo. Santa Margherita ancora una volta vuole puntare la sua attenzione su cultura e bellezza, elementi necessari per la crescita della nostra terra, avere avuto nel giro di pochi anni due premi Nobel, come Pamuk e Vargas Llosa, e’ il segnale che la Sicilia ha voglia di confrontarsi con i più grandi della letteratura”.

I romanzi di Pamuk sono stati tradotti in piu’ di quaranta lingue, Einaudi ha in corso di stampa tutte le sue opere e ha finora pubblicato Il castello bianco, La nuova vita, Il mio nome e’ rosso, Neve, La casa del silenzio, Istanbul, Il libro nero, La valigia di mio padre, Il Museo dell’innocenza, Altri colori, Il Signor Cevdet e i suoi figli, Romanzieri ingenui e sentimentali, L’innocenza degli oggetti, La stranezza che ho nella testa e La donna dai capelli rossi. Ha vinto il Premio Nobel con la seguente motivazione: “nel ricercare l’anima malinconica della sua citta’ natale, ha scoperto nuovi simboli per rappresentare scontri e legami fra diverse culture”.

Nelle precedenti edizioni il riconoscimento è stato assegnato a: Abraham B. Yehoshua con il romanzo La Sposa liberata (Einaudi), Tahar Ben Jelloun con Amori stregati (Bompiani), Claudio Magris con Alla cieca (Garzanti), Anita Desai con Fuoco sulla montagna (Einaudi), Edoardo Sanguineti con Smorfie (Feltrinelli), Kazuo Ishiguro con Notturni. Cinque storie di musica e crepuscolo (Einaudi), alla memoria di Francesco Orlando con La doppia seduzione (Einaudi), Valeria Parrella con Ma quale amore (Rizzoli), Amos Oz con Il Monte del Cattivo Consiglio (Feltrinelli), Mario Vargas Llosa con Il sogno del Celta (Einaudi), Javier Marias con Gli innamoramenti (Einaudi), Fleur Jaeggy con Sono il fratello di XX (Adelphi) ed Emmanuel Carrère con Il Regno (Adelphi).