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Putin: “Ucraina strumento degli USA, vuole usare bomba sporca”, russi avviano esercitazioni arsenale nucleare

Il presidente russo ha assistito alle esercitazioni delle forze russe di deterrenza strategica nucleare e ha parlato in una riunione del Consiglio dei capi delle Agenzie di Sicurezza e Intelligence dei paesi della Csi puntando il dito contro Kiev e Washington, avvertendo ancora del rischio di conflitto mondiale

“Il potenziale di conflitto nel mondo nel suo insieme, così come a livello regionale, rimane molto alto”. Lo ha affermato il Presidente russo Vladimir Putin in una riunione del Consiglio dei capi delle agenzie di sicurezza e dei servizi speciali dei paesi della Csi. Lo riporta la Tass, dicendo che secondo Putin ci sono le prove dei piani di Kiev per utilizzare “la cosiddetta bomba sporca per degli attacchi”.

Il Presidente russo ha anche aggiunto: “Stanno emergendo nuovi rischi e sfide per la sicurezza collettiva, principalmente a causa di un forte aggravamento del confronto geopolitico globale. L’Ucraina è diventata uno strumento della politica estera degli Usa e ha praticamente perso la propria sovranità”.

Putin ha infine avvertito che “il territorio ucraino è stato trasformato in un banco di prova per esperimenti biologici militari, e ora viene riempito di armi, comprese quelle pesanti, e il desiderio del regime di Kiev di acquisire armi nucleari non viene disatteso”. 

Le forze armate russe hanno compiuto oggi un’esercitazione che comprendeva lo scenario di “un attacco nucleare massiccio” delle sue forze strategiche in risposta ad un eventuale “attacco nucleare del nemico”. Lo ha detto il ministro della Difesa Serghei Shoigu,citato dall’agenzia Tass.

Ria Novosti ha anche riportato che Putin ha osservato le esercitazioni delle forze di deterrenza strategica russe: “hanno avuto luogo lanci di missili balistici e da crociera” e “gli aerei Tu-95Ms – bombardieri strategici capaci di lanciare armi nucleari – sono stati utilizzati per lanciare missili da crociera”.

Putin oggi ha inoltre firmato un decreto che estende fino al 31 dicembre prossimo le limitazioni al commercio su alcuni tipi di prodotti e materie prime verso i Paesi ostili a Mosca, riporta l’agenzia Ria Novosti.

Intanto più di 70.000 residenti hanno lasciato la regione di Kherson, una delle 4 regioni annesse alla Russia, dopo l’inizio dell’evacuazione ordinata dalle autorità filo-russe lo scorso 19 ottobre: “Sono sicuro che più di 70.000 persone sono partite in una settimana da quando è stata organizzata la traversata” dalla riva destra del fiume Dnipro alla riva sinistra, più lontano dal fronte, ha affermato Vladimir Saldo, capo dell’amministrazione filorussa.

Nella tarda serata di ieri, inoltre, le forze russe hanno attaccato Dnipro. Sui social network sono apparse segnalazioni di esplosioni e incendi, successivamente confermate.