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Ribera. Squalo di tre metri arenato nella spiaggia di Borgo Bonsignore, forse ucciso da un pescespada


La carcassa di uno squalo di tre metri è stato ritrovato ieri nella spiaggia di Borgo Bonsignore

Secondo il dott. Mimmo Macaluso responsabile Scientifico Wwf Sicilia, si tratterebbe di un esemplare adulto di Verdesca, una specie molto comune che vive al largo dei nostri mari, spessissimo pescata dai pescherecci delle flotta di Sciacca e poi venduta come “pesce da taglio”.

La carcassa non presentava alcun segno di decomposizione, per cui è presumibile che lo spiaggiamento deve essere avvenuto la scorsa notte. Inoltre da un esame ispettivo esterno, lo squalo non presentava segni di ferita da elica o da ami all’interno della bocca, mentre da un accurata ispezione della testa dell’animale, si è notato che da una piccola ferita fuoriusciva una sorta di scheggia ossea,  rivelatasi essere l’estremità terminale del prolungamento della mascella superiore di un pesce spada, che questo pesce utilizza come una vera e propria arma per predare e per difendersi.

In ogni caso, sempre secondo Macaluso, questo piccolo frammento di “spada” difficilmente avrebbe potuto uccidere uno squalo di queste dimensioni e da un’accurato esame della testa della Verdesca, è stata ritrovata un’altra spada lunga ben 20 cm, che da dietro l’orbita superiore dell’occhio destro, è penetrata sino alle branche, trapassando tutto il cranio dell’animale, che potrebbe essere la vera causa delle morte dello squalo. Un normale combattittemento tra diverse specie dunque e nulla più.