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Riforma ex province un disastro continuo: Una catastrofe che ha piegato l’intera istituzione


“Non possiamo non sottolineare che questo Governo Crocetta, tra i tanti errori commessi, con le sue finte rivoluzioni e le sue riforme di cartone sulle ex province, ha dato il peggio di sé”.

Da quasi cinque anni, dice oggi la Uil di Agrigento, questa pseudo riforma ha dato solo il colpo di grazia al ruolo e ai servizi a cui erano demandati questi organi, si è di fatto lasciato un ente intermedio che in Sicilia aveva un ruolo di cerniera tra i vari territori in un abbandono senza precedenti.

Si è solo dato attuazione momentaneamente alla cancellazione dell’organo politico con la sostituzione di esso con la nomina di commissari, generando una continua instabilità nella gestione amministrativo e politica dei Liberi Consorzi. La cosa più drammatica è che i servizi non sono più garantiti, perché il budget si è ridotto o addirittura non ci sono fondi per garantire i servizi minimi: parliamo di manutenzione delle strade provinciali, delle scuole secondarie e dell’assistenza ai portatori di handicap. Con la riduzione dei trasferimenti dei fondi finanziari da parte dello Stato si è dato l’ulteriore colpo di grazia al funzionamento e alla sicurezza pure del personale. Adesso, una volta per tutte, il Parlamento Regionale (prima che si chiuda questa infausta legislatura) trovi rimedio per fare una controriforma vera per dare senso e ruolo alle ex province, da un lustro in uno stato comatoso senza precedenti. Urge una legge chiara, che dia contenuti e servizi al territorio, anche perché sulla materia il Parlamento siciliano ha potestà legislativa come prevede lo Statuto Siciliano.

E il Sindacato oggi, come da anni, – concludono dalla Uil – attraverso manifestazioni e incontri, vuole scuotere la politica a fare uscire da questo limbo perenne le ex province, che hanno un ruolo importantissimo per i cittadini.