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Russia costretta a rispondere a Nato riarma Lukashenko: ora le atomiche sono a 40 chilometri dall’Europa

La Russia ha iniziato il trasferimento delle bombe nucleari tattiche in Bielorussia, non accadeva dal 1991 ed ora le atomiche sono posizionate ad appena 40 chilometri dai confini europei, ma potrebbe non essere l’unico Paese ex sovietico ad essere riarmato

I ministri della difesa bielorusso e russo, Viktor Khrenin e Serghei Shoigu, ieri, hanno firmato a Minsk i documenti che regolano il dispiegamento di armi nucleari non strategiche russe in Bielorussia, in risposta, ha detto Shoigu, alle attività della Nato nella regione. Le armi saranno trasferite in uno speciale impianto di stoccaggio. “I ministri della difesa – hanno spiegato da Minsk – hanno anche discusso della situazione politico-militare e della cooperazione tecnico-militare tra i ministeri della difesa”. Shoigu ha in particolare preannunciato che “in futuro potranno essere prese ulteriori misure per garantire la sicurezza dello stato dell’unione fra Russia e Bielorussia”.

Si tratta di un’inversione di tendenza pericolosissima messa in atto da Mosca, che come si evince dalle parole di Serghei Shoigu, si sente accerchiata dalla Nato che sta inglobando tutti i Paesi confinanti con la Russia, e di conseguenza come logico che sia, si prepara a rispondere. Dal 1991 fino a ieri, Mosca aveva lavorato per ridurre i Paesi che ospitavano le armi atomiche, ritirandole dalle ex Repubbliche sovietiche, adesso invece allarga lo schieramento e dipiega missili nucleari a pochi chilometri dai confini dei Paesi Nato e della Ue.

Il Cremlino inoltre sta lavorando a rafforzare la CSTO – Organizzazione del trattato di sicurezza – che oltre alla Bielorussia, comprende Armenia, Kazakhstan, Kirgizistan e Tagikistan.“Il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu – scrive la Tass – ieri è arrivato nella capitale della Bielorussia, dove incontrerà i partecipanti a una riunione del Consiglio dei ministeri della Difesa, dei paesi membri dell’Organizzazione del trattato di sicurezza, dove si discuterà collettivamente delle sfide e delle minacce regionali”. Non appare improbabile quindi, che anche questi Paesi possono essere riarmati con atomiche.

Mosca, comunque ha precisato che le armi nucleari in Bielorussia restano sotto nostro controllo russo, esattamente come fanno gli Stati Uniti con i loro alleati, in Italia ad esempio, i missili sono sotto controllo americano. “La Russia trasferisce armi nucleari alla Repubblica di Bielorussia, ma il controllo su di esse e la decisione di utilizzarle spetta alla parte russa”, ha precisato il ministro russo della Difesa, Serghei Shoigu, firmando l’accordo che delinea la procedura per la conservazione delle armi nucleari russe in uno speciale impianto di stoccaggio nel territorio bielorusso. Allo stesso tempo, Shoigu ha osservato che “in futuro potrebbero essere prese ulteriori misure per garantire la sicurezza e rispondere alla situazione politico-militare”.

Il ministro russo della Difesa, infine ha spiegato che la Russia è stata “forzata a misure settore militare-nucleare”: La Russia e la Bielorussia sono costrette a decidere misure nell’ambito militare-nucleare per rispondere alle attivià della Nato in questa zona”.