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Salute & Benessere. Menopausa: ridurre le vampate è possibile, ecco cosa fare

La menopausa non è una malattia ma un momento fisiologico della vita della donna, che coincide con il termine della sua fertilità, che causa alcuni problemi che possono essere attenuanti

Alcune donne in menopausa accusano dei disturbi per i quali esistono cure e rimedi utili a garantire loro comunque una buona qualità di vita e l’alimentazione giusta è una di queste utile a ridurre le vampate. Meno banane, carne rossa, caffè e cioccolato, soprattutto a cena, e più mandorle, salvia e valeriana. Sono questi i consigli di un’endocrinologa per modulare la risposta ormonale con il regime alimentare, in grado di tenere a bada uno dei sintomi più odiati durante la menopausa

I sintomi

Calore, sudorazioni improvvise, arrossamenti di viso e collo, spesso accompagnati da tachicardia, pressione alta, ma anche sensazione di freddo, talvolta palpitazioni, cefalea e nausea. Sono questi i sintomi delle vampate o caldane tipiche della menopausa. Dovute agli sbalzi ormonali, in particolare agli squilibri dei livelli degli estrogeni (i principali ormoni sessuali femminili), le vampate possono essere regolate modulando l’alimentazione in base alla risposta ormonale. “Non è una questione di togliere, ma di capire il momento della giornata più opportuno per consumare alcuni pasti ed evitarne altri, perché non dobbiamo gestire una patologia ma un cambiamento ormonale”, spiega la dottoressa Serena Missori, medico chirurgo, endocrinologa, diabetologa, esperta in nutrigenomica ed epigenetica e autrice del libro “Il reset ormonale – Dal ciclo alla menopausa senza stress” (Edizioni Lswr). In quest’ottica, particolare attenzione va prestata alla cena: “Le vampate notturne sono le più disturbanti, perché possono arrivare più volte durante la notte, togliendo il sonno, quindi la sera suggerisco di consumare cibi a effetto calmante ed evitare quelli più stimolanti, perché la vampata esplode con la carica di adrenalina”, continua la dottoressa Missori.

Vediamo quali sono i cibi da evitare e quelli da consumare

I cibi da evitare dal tardo pomeriggio fino al momento di andare a letto sono “caffè, cioccolato, ma anche alimenti stimolanti come il pesce, perché contiene iodio (in particolare, i pesci di mare come merluzzo, salmone e branzino e crostacei, ndr.), la carne rossa che stimola la dopamina, e i cibi dalla digestione più lunga come il bollito e lo spezzatino”.

Per i pasti serali, le proteine scelte devono essere quelle che si digeriscono con più facilità, come “le uova cotte in acqua, mentre il petto di tacchino facilita la sintesi della serotonina e della melatonina, utili per migliorare la qualità del sonno”. Tra gli altri alimenti suggeriti per evitare le vampate ci sono poi “i carboidrati a medio/basso indice glicemico, come il riso rosso, il riso venere e i cereali integrali, ma anche la verdura cruda e cotta rilassante, come la valeriana e i broccoli”.

Infine come spuntini spezza-fame, la dottoressa Missori consiglia di consumare la frutta oleosa, in particolare le mandorle che hanno un forte potere calmante, ma anche la frutta fresca come mele, pere e mandarini. “Eviterei invece la banana, perché stimola il sistema nervoso”.

Utili per le proprietà anti caldane, anche piante e integratori

C’è una pianta aromatica che, chi è nel pieno delle caldane, dovrebbe consumare tutti i giorni: “La salvia aiuta molto a gestire le vampate, sia consumata come infuso, che usata intera nella preparazione di piatti”, come i ravioli burro e salvia o la salvia in pastella. Tra gli integratori, invece, l’endocrinologa suggerisce di usare la melatonina, perché riduce le vampate notturne e migliora l’umore, così come una dose di 100-200mg di equol (frazione degli isoflavoni) 2/3 volte al giorno, che funzionerebbe meglio degli isoflavoni nel ridurre l’intensità e la frequenza delle vampate.

Tra le altre piante da ricercare nelle integrazioni, la dottoressa segnala la cimicifuga racemosa della famiglia delle ranuncolacee e l’igname, un tubero molto diffuso in Messico che contiene la diosgenina, sostanza naturale in grado di normalizzare il rapporto estrogeno-progesterone, contribuendo a combattere svariati sintomi tipici della menopausa, dalle vampate alla stanchezza, ma anche la secchezza delle mucose vaginali.