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Vertice islamico-arabo di Riyadh. comunicato congiunto paesi arabo-musulmani: “L’assedio a Gaza deve cessare”

I leader della Lega Araba  riuniti oggi al vertice congiunto islamico-arabo di Riyadh, hanno discusso dell'”aggressione israeliana contro Gaza”, ed hanno diffuso un comunicato congiunto 

La dichiarazione chiede la fine dell’assedio di Gaza e l’introduzione di aiuti umanitari. I Paesi hanno anche chiesto alla comunità internazionale di fermare le esportazioni di armi verso Israele. Inizialmente era prevista la partecipazione dei soli 22 membri della Lega Araba, ma l’incontro e’ stato poi allargato all’Organizzazione della Cooperazione Islamica (OIC), un’associazione piu’ ampia di 57 Stati a maggioranza musulmana a cui appartengono i Paesi della Lega Araba.

I leader arabi e musulmani riuniti a Riad rifiutano qualsiasi proposta che manterrebbe Gaza separata dalla Cisgiordania. La dichiarazione finale del vertice ha sottolineato l’importanza “dell’unità di Gaza e della Cisgiordania come territorio dello Stato palestinese”, con Gerusalemme Est come capitale. Inoltre, è stato chiesto al Consiglio di sicurezza dell’Onu di adottare “una risoluzione decisiva e vincolante” per porre fine all’ “aggressione” israeliana nella Striscia. Non farlo, si aggiunge, “incoraggia Israele a continuare la sua brutale aggressione che uccide persone innocenti e riduce Gaza in rovina”.

Il presidente iraniano Raisi in un bilaterale con il saudita bin Salman, ha  redatto 10 soluzioni per il popolo palestinese

Dieci “soluzioni urgenti” e “suggerimenti” da prendere “a favore della nazione palestinese” sono stati evidenziati dal presidente iraniano, Ebrahim Raisi, durante un colloquio avuto con l’erede al trono saudita, Mohammed bin Salman, a margine del vertice Oci-Lega Araba a Riad.

Secondo quanto riportano i media ufficiali della Repubblica islamica, Raisi – primo presidente iraniano a recarsi in Arabia Saudita dopo 11 anni – ha auspicato, tra le altre cose, la fine degli attacchi a Gaza, la revoca totale dell’ “assedio” attraverso la riapertura del valico di Rafah ed il ritiro immediato dell’ “esercito sionista” da Gaza.

Raisi ha anche chiesto di “armare il popolo palestinese per affrontare l’occupante guerrafondaio nel caso in cui l’occupazione continui”, “il boicottaggio dei beni sionisti”, l’interruzione da parte dei Paesi islamici di ogni legame politico con il “regime sionista” e la creazione di un tribunale che indaghi su quanto accaduto a Gaza e “persegua i funzionari israeliani e americani per aver partecipato a questo crimine”

Il presidente iraniano Raisi, nel suo intervento al vertice Oci-Lega Araba a Riad. ha dichiarato che nella Striscia di Gaza è in corso “uno scontro tra l’asse dell’onore e l’asse del male e tutti devono chiarire in quale campo sono”

“Oggi è il giorno del conflitto tra giusto e sbagliato”, ha proseguito Raisi, definendo Israele “un’entità fabbricata” e “un simbolo della corruzione sulla terra”.

“Le manifestazioni di milioni di persone in tutto il mondo indicano che la questione palestinese è nel cuore dei popoli e che oggi è il giorno della vittoria del sangue sulla spada”, ha aggiunto il presidente iraniano, secondo cui ciò che è accaduto a Gaza nelle ultime cinque settimane è “una sciagura vergognosa e storica a livello morale, del diritto e dell’umanità”.

A margine del vertice straordinario arabo-islamico a Riad, il presidente palestinese Abu Mazen ha espresso la sua disponibilità a tenere elezioni presidenziali e parlamentari in tutti i territori palestinesi. “Siamo pronti a tenere elezioni presidenziali e parlamentari in tutti i territori palestinesi, compresa Gerusalemme”, ha dichiarato il presidente dell’Autorità palestinese. 

Abu Mazen ha anche chiesto il sostegno internazionale alle autorità palestinesi affinché possano “operare nei territori, inoltre chiedo garanzie internazionali e un calendario per risolvere la questione dei rifugiati palestinesi espulsi da Israele, che risiedono sia in Palestina sia all’estero”