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Salute & Benessere. Miocardite e morti improvvise dopo il vaccino: uno studio fa nuova luce sulle cause

Morti improvvise per miocardite dopo il vaccino: uno studio condotto dalla Yale University fornisce nuove informazioni sull’infiammazione cardiaca post-vaccino. Lo studio fa nuova luce sulle cause

Secondo uno studio condotto dalla Yale University, si tratterebbe di un effetto collaterale raro ma riscontrato soprattutto tra i giovani maschi che hanno ricevuto i vaccini a mRNA contro il Covid-19.

La miocardite è un’infiammazione del muscolo cardiaco, un disturbo generalmente lieve che può causare cicatrici che solitamente si risolve in pochi giorni, ma, come dimostrano fatti accaduti nell’ultimo anno, non sempre è così.

Gli esperti erano incerti sulle cause scatenanti dell’infiammazione cardiaca post-vaccino e lo studio ha evidenziato che i più colpiti sono giovani maschi che avevano ricevuto i vaccini a mRNA.

Il rischio di miocardite era risultato maggiore tra i maschi adolescenti o nella prima età adulta che avevano ricevuto i vaccini a mRNA, progettati per indurre risposte immunitarie specifiche al virus SARS-CoV-2. Tuttavia, secondo i Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC), tra i maschi di età compresa tra 12 e 17 anni, circa 22-36 su 100.000 hanno manifestato miocardite entro 21 giorni dopo aver ricevuto una seconda dose di vaccino. Tra i maschi non vaccinati in questa fascia di età, l’incidenza di miocardite era compresa tra 50,1 e 64,9 casi su 100.000 dopo l’infezione con il virus Covid-19.

Il team di ricerca di Yale, autore del nuovo studio, pubblicato sulla rivista Science Immunology, che ha condotto un’analisi dettagliata delle risposte del sistema immunitario, i casi di miocardite sono stati riscontrati tra gli individui vaccinati. Il team è stato guidato da Carrie Lucas, professore associato di immunobiologia, Akiko Iwasaki, Sterling Professor di immunobiologia, e Inci Yildirim, professore associato di pediatria ed epidemiologia.

I ricercatori hanno scoperto che l’infiammazione del cuore non era causata dagli anticorpi creati dal vaccino, quanto da una risposta più generalizzata che coinvolge le cellule immunitarie e l’infiammazione. Ricerche precedenti avevano suggerito che l’aumento del tempo tra le vaccinazioni da quattro a otto settimane potrebbe ridurre il rischio di sviluppare miocardite.

Lucas ha comunque sottolineato che la vaccinazione offre la migliore protezione dalla malattia correlata al Covid-19. “Spero che questa nuova conoscenza consentirà di ottimizzare ulteriormente i vaccini a mRNA, che, oltre a offrire chiari benefici per la salute durante la pandemia, hanno un enorme potenziale per salvare vite umane in numerose applicazioni future”, ha affermato Anis Barmada, studente alla Yale School of Medicine, che è uno dei primi autori dell’articolo insieme a Jon Klein, anch’egli ricercatore di Yale.

Salute & Benessere è una rubrica medica settimanale