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Sbarco Lampedusa: dopo sequestro della nave, indagato anche il comandante della Mare Jonio


La nave ieri  era già stata posta sotto sequestro, oggi è il giorno degli interrogatori ai membri dell’equipaggio e la procura indaga il capitano delle Ong, mentre a Roma il Senato dice “NO” al processo a Salvini

La Procura di Agrigento ieri aveva aperto un fascicolo contro ignoti, ipotizzando il reato di favoreggiamento all’immigrazione clandestina. Oggi invece il fascicolo “bianco” – contro ignoti – si tinge di un nome: si tratta Pietro Marrone, comandante della Mare Jonio e primo iscritto nel registro degli indagati.

Il Procuratore di Agrigento, Luigi Patronaggio, e l’aggiunto Salvatore Vella contestano inoltre anche il reato di rifiuto di obbedienza a nave da guerra, previsto dall’articolo 1099 del codice della navigazione. Il motivo di tale contestazione riguarda il rifiuto da parte del comandante della Mare Jonio di fermarsi all’alt intimato all’alba di ieri da una motovedetta della Guardia di Finanza al limite delle acque territoriali italiane.

Adesso che il Comandante è ufficialmente indagato, l’interrogatorio avverrà alla presenza di un avvocato. I magistrati hanno inoltre convalidato il fermo della nave Mare Jonio che era stato disposto ieri dalla Guardia di Finanza.

Intanto nelle prossime ore i pm dovrebbero cominciare a sentire i membri dell’equipaggio della nave Ong che ha condotto i 50 migranti dalla zona SAR libica a Lampedusa.