Il Consiglio di giustizia amministrativa ha respinto il ricorso presentato da Ignazio Messina, che contestava il risultato delle elezioni amministrative del 2022 concluse al ballottaggio e Fabio Termine resta sindaco di Sciacca
Ignazio Messina, contro la sentenza di primo grado del Tar che aveva confermato la vittoria di Termine nel giugno di 2 anni fa alle elezioni amministrative del 2022, ha presentato ricorso al Consiglio di giustizia amministrativa, che – con molto ritardo – ha rigettato.
Nello specifico Messina che aveva ottenuto il 39,9 per cento delle preferenze contestava alcune schede che a sua avviso contenevano una differenza di 18 voti, che se riassegnati gli avrebbero permesso di arrivare al 40% e quindi farlo diventare sindaco, evitando il ballottaggio, che due settimane dopo, decretò la vittoria di Termine.
Messina nel ricorso chiedeva la verifica, in contraddittorio tra le parti, delle schede votate dagli elettori in 27 sezioni, le stesse che erano state indicate nel precedente ricorso al Tar che invece aveva stabilito che i controlli (poi affidati alla Prefettura di Agrigento) dovessero riguardare 9 sezioni elettorali. Messina sosteneva la presunta illegittima mancata attribuzione a suo svantaggio di numerose preferenze, per errori che, pur avendo indotto i presidenti di seggio a non conteggiarli, avrebbero comunque contenuto una chiara volontà degli elettori a suo favore, ma sia il Tar che il Cga hanno respinto i ricorsi.
Redazione Fatti & Avvenimenti