Sono i residenti a segnalare che dopo la raccolta alcune “brave persone” scaricano indisturbati in contrada Bordea di tutto e di più, creando una discarica a cielo aperto, ma la cosa più grave è che lo fanno indisturbati.
Senza Rancore denuncio quello che succede – dice oggi il consigliere al civico consesso comunale Giuseppe Milioti – e che ritengo non sia un problema di raccolta ma di completa assenza di controlli da parte di chi è deputato a farlo.
“Considerato che in prossimità, ci sono tante abitazioni oltre che qualche attività ricettizia, invito l’amministrazione ed in pima persona il Sindaco quale responsabile della tutela dell’igiene e della salute dei nostri concittadini ad intervenire con la massima urgenza e celerità facendo effettuare dei controlli continui in diverse ore della giornata per evitare tutto ciò”.
“Gli odori sgradevoli – continua Milioti – che provengono da questi cassonetti oltre a dare una visione negativa della nostra città per quanto riguarda il decoro, sono lesivi della tutela dell’igiene ambientale. Attendo risposte in merito.
“Ah dimenticavo – afferma in chiusura Milioti – , mi sono già scusato personalmente, in quanto consigliere comunale, con chi ha segnalato il problema”.
Giornalista Direttore responsabile di Fatti&Avvenimenti. Nato a Partinico (PA), ma saccense. Ha sempre vissuto a Sciacca, dove fin da giovanissimo si è appassionato alla politica locale. Scrive da quando aveva 17 anni, scrive di tutto perché “così è giusto che sia”. Ha scritto principalmente per il giornale ControVoce di Sciacca e per il Fatti&Avvenimenti, ma suoi articoli sono apparsi anche sui quotidiani La Valle dei Templi.net, LinkSicilia (MeridioNews), La Voce di New York e tanti altri giornali agrigentini, regionali, nazionali ed internazionali. Da Gennaio 2017 è corrispondente italiano per la rivista francese Lumieres Internationales Magazine. Scrittore a tempo perso. E’ anche uno studente di Giurisprudenza. Coltiva da anni la passione della musica e del canto ed ha una sua band. Non chiedetegli cosa voglia fare da grande, perché non lo sa.