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Sciacca. Deliberto e Santangelo: “Sfiducia a Valenti necessaria, tradita volontà elettori”


Cinzia Deliberto e Carmela Santangelo non le mandano certo a dire: “progetto politico presentato alle elezioni non esiste più”, “sfiducia è atto dovuto nel rispetto dei cittadini, i problemi non si risolvono attraverso post su facebook e interviste”

Entrano a gamba tesa sul caso “sfiducia”. Per i due consiglieri d’opposizione il sindaco Valenti avrebbe sostanzialmente tradito la volontà degli elettori distruggendo il progetto politico con cui si è candidata, tenendo in giunta due assesori che non hanno supportato la stessa Valenti in campagna elettorale e facendo venire meno il suo ruolo di “rappresentante della società civile” avendo, dopo la sua elezioni, preso posto a tutti gli effetti tra le fila del Partito Democratico.

Così oggi Carmela Santangelo e Cinzia Deliberto: “È ovvio che il progetto politico che ha portato la coalizione Valenti alla vittoria non esiste più anche se il sindaco si ostina a ripetere quasi in ogni intervista che il progetto è ancora vivo. Una giunta composta da 4 esponenti di cui due assessori che non hanno supportato e condiviso il progetto politico Valenti e che dovrebbero amministrare la città con un programma ideologicamente non condivisibile.

Lo stesso sindaco ha perso la sua identità di rappresentante della “società civile”, tanto decantata durante la campagna elettorale, aderendo anche con una candidatura e con un incarico a livello nazionale, ad un partito politico, il partito democratico.

Un sindaco  “allenatore ” che ha perso la sua maggioranza, un allenatore che non conosce le semplici regole del gioco di squadra e soprattutto non mette mai in discussione le sue certezze, e che  non é più un motivatore per la sua maggioranza e che non rappresenta più il cambiamento; un allenatore che ha preferito allontanarsi dalla sua squadra, senza rispettare il principio di coesione, correttezza e rispetto.

Non basta più giustificarsi agli occhi dei propri concittadini con quella ” finta serenità politica “che non è più credibile, tentando di andare avanti senza un vero progetto politico per il bene della città, un percorso politico  non più credibile.

Porre in essere la mozione di sfiducia a nostro avviso è  un atto dovuto nel rispetto della nostra città e nel rispetto dei cittadini.

I cittadini saccensi non vogliono  essere  governati  da una amministrazione vetusta e inefficiente tanto da far diventare l’ordinaria amministrazione del tutto straordinaria. I problemi non si risolvono attraverso post su facebook e con interviste, dove la responsabilità  viene addossata ad altri, perché giustificarsi attraverso il pietismo rende forse più credibile la non verità dei fatti e il fallimento amministrativo”.