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Sciacca. Falsi documenti per ottenere fondi pubblici: condannati gli imprenditori Ignazio e Giuseppe Cirrotto

Due imprenditori di Sciacca, Ignazio Cirrotto e Giuseppe Cirrotto operanti nel settore ittico conserviero, sono stati condannati dai giudici di appello della Corte dei Conti a risarcire con un milione di euro l’assessorato regionale all’Agricoltura e alla Pesca

La contestazione del danno sarebbe stata accertata dalle indagini del nucleo di polizia economico finanziaria della guardia di finanza di Agrigento coordinate dalla procura che avevano portato anche ad un provvedimento di sequestro preventivo in merito proprio al finanziamento ottenuto. Secondo le indagini attraverso una società intermediaria riconducibile sempre agli imprenditori sarebbero lievitati i costi e le fatture. A seguito di questa sentenza, Ignazio Cirrotto e Giuseppe Cirrotto dovranno restituire il finanziamento ottenuto per investimenti nei settori della trasformazione e della commercializzazione di prodotti ittici.

Nella sentenza dei giudici contabili si legge: “si è di fronte a realtà imprenditoriali fittizie dal punto di vista soggettivo, che utilizzano i soldi pubblici in un chiuso ed asfittico giro di risorse che circolano e ricircolano tra imprese appartenenti allo stesso gruppo familiare sotto la direzione, di mero fatto, di un unico soggetto che opera dietro le quinte, non sono certamente riferibili ad imprese ‘vitali’, al cui sviluppo ed alla cui implementazione, secondo logiche di concorrenzialità e di libero mercato, risulta finalizzata, in ultima analisi, la contribuzione pubblica. L’esborso di pubbliche risorse, nella fattispecie oggetto di analisi, ha tradito, come sopra evidenziato, l’obiettivo primario della misura di sostegno finanziario, lo stesso risulta privo di qualunque utilità per la pubblica amministrazione erogatrice e per la comunità di riferimento”.