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Sciacca. Il pronto soccorso dell’ospedale è senza primario dal 23 settembre. Mangiacavallo M5S: “Incomprensibile l’atteggiamento del direttore generale”


Il capogruppo del M5S all’ARS Matteo Mangiacavallo, interviene oggi sulla disdicevole situazione che pone in condizioni di difficoltà oggettive, il pronto soccorso dell’ospedale di Sciacca.

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“Incomprensibile l’atteggiamento del direttore generale”. Era stato pubblicato dall’ASP di Agrigento, in data 22/09/2016, l’avviso interno per il conferimento incarico di sostituzione, ex art. 18, del primario del Pronto Soccorso di Sciacca, dott. Michele Carlino, andato in pensione.

Bando scaduto da oltre tre mesi e al quale hanno manifestato il loro interesse sei dirigenti medici degli Ospedali riuniti di Sciacca e Ribera: Angelo Di Rosa, Gaspare Marinello, Giuseppe Spallino, Ida Oliviero, Umberto Marsala e Vincenzo Bonomo. Della questione si è interessato il deputato regionale Matteo Mangiacavallo che più volte, in questi mesi, ha interpellato l’ASP di Agrigento per ottenere notizie in merito.

Con l’ultima risposta datata 21/11/2016, il direttore generale, dott. Lucio Ficarra, faceva sapere che ai curricula pervenuti, e dunque in fase di valutazione, se n’era aggiunto un settimo, quello del dott. Ignazio Galizia, giunto da Palermo al Pronto Soccorso di Sciacca e addirittura accreditato dalla stampa come primario in pectore. Notizia mai confermata, tant’è che dal 23 settembre tali funzioni vengono svolte dal direttore sanitario Dott. Gaetano Migliazzo. “La situazione è chiara, chiarissima – afferma Matteo Mangiacavallo – e non capiamo il motivo per cui il direttore generale non abbiamo ancora scelto. O forse si, perché a pensar male, diceva qualcuno, si fa peccato ma spesso ci si azzecca”. “Abbiamo fatto presente all’ASP – continua il deputato saccense – che non esiste un settimo candidato.

L’ultimo arrivato non ha partecipato all’avviso interno e non è un medico già in servizio. Motivo per il quale la scelta deve ricadere tra i sei dirigenti che hanno manifestato interesse a ricoprire quel ruolo e che ad oggi vedono mortificata la loro legittima aspettativa”. “Purtroppo siamo alle solite – conclude Mangiacavallo – anche se siamo sicuri che la nomina arriverà presto, pur se in ritardo, e su base meritocratica.

E’ un obiettivo del Movimento 5 Stelle, far sì che non prevalgano scelte “parentocratiche” o partitocratiche, a partire proprio dalle nomine dei direttori generali delle ASP”.