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Sciacca. Salve le uova di tartaruga: il sig. Bono con il trattore inverte la marcia appena in tempo, il wwf ringrazia


Consegnati gli attestati di ringraziamento al signor Calogero Bono, l’operatore del mezzo meccanico di pulizia della spiaggia che ha eseguito una pronta manovra d’inversione alla vista delle tracce di Caretta caretta salvando le uova da una triste fine

Grazie al sig. Bono a Sciacca il WWF Sicilia Area Mediterranea custodisce quest’anno due siti dove due mamme tartarughe hanno deciso di deporre le loro uova, sempre in località San Marco, come tutti gli anni. Le schiuse sono previste per fine agosto e fine settembre.

Un altro attestato di ringraziamento è stato consegnato al signor Stefano Biazzi, turista torinese, che ha saputo riconoscere le impronte di tartaruga sulla sabbia telefonando subito ai volontari del WWF.

“Speriamo vada tutto bene – dice Mazzotta del WWF – e che lo spettacolo che la natura ci regala possa ripetersi in quel clima d’incanto che suscita l’avvento di nuova vita con un centinaio di tartarughine in cammino verso il mare.
Una nota di preoccupazione, invece, riguarda lo stato in cui è stato trovato il primo recinto dei due nidi, dove sarebbero state tolte le fascette di fissaggio della rete di protezione ai paletti. Forse ragazzini, chissà magari guardati orgogliosamente da genitori poco informati, ma questi sono solo cattivi pensieri. Nessun problema, comunque, perché i volontari del WWF e gli operatori del progetto europeo Euroturtles hanno ripristinato subito tutto”.

“Si avverte – continua Mazzotta – che il sito di nidificazione della tartaruga marina, specie protetta, è un bene pubblico preservato dalla normativa europea e italiana. Chi produce azioni offensive nei confronti della Caretta caretta può essere punito con una sanzione amministrativa fino a 3098 euro ovvero con l’arresto da 1 a 6 mesi o con l’ammenda fino a 4000 euro.
È spiacevole doverlo ricordare, ma il rispetto della natura non riguarda “altri”. La natura siamo anche noi, esseri umani, che soltanto con il buon esempio potremo sperare di essere rispettati dagli stessi esseri (figli o fenomeni naturali) che oggi trascuriamo. Il futuro siamo noi e quello che facciamo, oggi”.

Infine conclude: “Un infinito GRAZIE va a tutti quei “grandi” che si occupano di educare i propri figli alla consapevolezza delle fragilità della natura, e a Sciacca sono tantissimi (o del creato, per i molti che hanno fede)”.