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Sciacca. Sviolinata di Di Paola pro-Valenti, le opposizioni: “Agisca e vada al posto di Tulone”


“Non c’è alcun caso Mario Tulone” ha detto ieri il consigliere PD Simone Di Paola, ma il M5S incalza: “Sembra un titolo di Lercio”

Il Consigliere PD Simone Di Paola è intervenuto ieri su una emittente locale dichiarando di condividere l’urgenza della convocazione ufficiale del tavolo tecnico sull’imposta di soggiorno e che “non c’è alcun caso Mario Tulone”.

Inutile dire che entrambe le considerazioni hanno fatto sorridere le opposizioni con Mizzica e M5S che accogliendo la “sviolinata” di Di Paola a favore della Giunta Valenti gli chiedono oggi di muoversi e di smetterla di annunciare buoni propositi che non portano a nulla, ma di attivarsi per far funzionare quella “macchina guasta” che è la giunta Valenti.

Primo ad intervenire è Fabio Termine che sull’imposta di soggiorno puntualizza: “Mi dispiace dover dire però che, come qualsiasi altro assessore, Tulone – al di là di ogni pubblica discussione circa il suo disimpegno e la sua delegittimazione – non fa parte ufficialmente, da regolamento, del tavolo tecnico. Regolamento che non posso pensare che Di Paola non conosca. Ne fa invece parte il primo cittadino Francesca Valenti, che resta figura fondamentale poiché l’unica deputata a convocarlo e a presiederlo, e che è quindi, nostro malgrado, l’unica vera responsabile di questo ennesimo ritardo”.

“Al consigliere dico soltanto una cosa: basta parole, ci si concentri sui fatti. Non serve assolutamente a nulla e a nessuno annunciare in tv una “condivisione” della necessità di intervenire immediatamente sul tavolo tecnico: si intervenga! Entro questa settimana si definisca una data ufficiale, il Sindaco Valenti la smetta di aggiungere ritardo su ritardo su questa fondamentale convocazione”, ha concluso Termine.

Ancora più diretto verso Di Paola è il M5S sul caso Tulone: “Il consigliere di maggioranza si presenta davanti alle telecamere per negare l’evidenza. “Non c’è alcun caso Mario Tulone”, non è il titolo di un articolo di Lercio, ma l’uscita di ieri al tg del consigliere Simone Di Paola.

Peccato che in città ormai tutti sappiano che non solo il “caso c’è”, ma che addirittura il PD di Sciacca ha messo in scena una sorta di X-Factor lanciando sul territorio i suoi talent scout alla ricerca del “migliore sulla piazza” per sostituire al più presto il dimissionario Tulone”.

“E più di altri si è impegnato in questo arduo compito proprio Simone Di Paola, da sempre avvocato difensore di una delle cause “più perse” di Sciacca: l’amministrazione Valenti.

Sovente, infatti, il consigliere comunale del PD ha agito da paladino indefesso di una giunta comunale inefficace e inconsistente che, ricambiando, ne ha sempre tessuto le lodi, elogiandolo anche per gli insignificanti risultati ottenuti alla guida della Commissione Speciale sulle Terme.

Considerate, dunque, le “conclamate” doti di Simone Di Paola perché continuare con l’affannosa ricerca di un talento cui applicare l’etichetta ”Valenti”, simbolo di una politica fallimentare su tutti i piani?

Perché, dopo anni di chiacchiere, l’eterno consigliere Di Paola non si assume integralmente le sue responsabilità politiche e si mette finalmente a disposizione della città?

Sciacca, terra dei tanti problemi irrisolti e che indietreggia, chiede atti di coraggio. Simone Di Paola, stupiscici”.