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Sgominata banda: rubavano le auto e chiedevano il riscatto , 24 gli arrestati


Una super banda composta da 24 persone, organizzatissima, rubavano qualsiasi tipo di mezzo, poi tornavano dai proprietari e chiedevano un riscatto per restituirlo.

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La polizia di Palermo, coordinata dalla Procura della Repubblica dalla Direzione distrettuale antimafia, però è riuscita azzerarla.

Il giro era da grandi numeri, rubavano anche cento mezzi al mese e di qualsiasi genere, dai veicoli commerciali, alle macchine, moto e scooter, poi tornavano dalle vittime e gli chiedavano una somma, che bastava pagare per riavere ciò che gli apparteneva.

Una tecnica vecchia, ma sempre efficace, in gergo chiamata “cavallo di ritorno”. Le indagini sono iniziate nel settembre 2015 e sono durate anno e mezzo, durante i quali, gli agenti sella sezione Criminalità organizzata della Squadra mobile, sono riusciti ad avere chiari, i nomi e i ruoli dell’organizzazione che operava in tutta le zone di Palermo.

La banda era una vera e propria “azienda” con compiti precisi per ognuno dei componenti: c’era chi faceva il lavoro manuale, dal furto al palo e chi forniva i nascondigli sicuri dove parcheggiare i mezzi, in attesa della riconsegna. Poi entravano i “trattatori”, cioè quelli che materialmente chiedevano il riscatto alle vittime.

Il business pare fosse di tutto rispetto: In un mese la banda riusciva a guadagnare fino a 200 mila euro. Gli indagati ora sono accusati oltre che di furto e ricettazione di veicoli anche di rapine.