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Terme Sciacca. Carovana a Palermo da Armao, ma non tutti sono Nuccio Cusumano


E’ polemica sulla presenza delle “uditrici” Teresa Bilello e Viviana Rizzuto ieri a Palermo alla riunione sulle Terme con l’assessore Regionale Armao

Sulla scia della nota del Consigliere di Opposizione Salvatore Monte, soprattutto sulla considerazione: “Io non ero a Palermo e, da cittadino in primis, gradirei sapere cosa ne sarà delle Terme di Sciacca e cosa si è stabilito in quella riunione. Il futuro delle Terme da chi dipenderà?”, troviamo doveroso affrontare la questione di chi – in prima persona – ieri era a Palermo.

Le polemiche sono già scoppiate sulle “uditrici” – ovvero presenti, ma senza diritto di parola – del M5S Teresa Bilello e Viviana Rizzuto, arrivate a seguito dell’On. all’Ars Matteo Mangiacavallo. Sentiti informalmente consiglieri di Maggioranza e Opposizione, tra le righe è stato evidente il malumore dato dalla supposta mancanza di rispetto nel fatto che tutti i consiglieri – tranne Simone Di Paola, in veste istituzionale di Presidente della Commissione Terme – fossero doverosamente rimasti a Sciacca – dato il carattere ristretto dell’incontro – mentre Teresa Bilello fosse presente sebbene – pare – in quota Mangiacavallo e non come consigliere di Sciacca. Che dire poi della Rizzuto dello Staff M5S Sciacca?

Quello che forse è sfuggito è che quella di ieri era una riunione importante, ristretta e non dall’esito scontato – ma questo lo spiegheremo dopo -, non un conviviale incontro a cui portare vari ed eventuali.

E la cosa è testimoniata dal fatto che l’on. Catanzaro – anch’esso presente – non abbia portato nessun “uditore”.

Diciamo che tutto ciò ricorda un po’ un divertente sketch di Giovanni Cacioppo in cui, dovendo andare a prendere – lui da solo – all’aeroporto un amico del nord venuto in vacanza in Sicilia, tra una battuta e l’altra si siano presentate in aeroporto otto macchine. Per chi volesse vedere lo stech, ecco il link su youtube.

A fronte di queste considerazioni, che come già detto, hanno sollevato in molti, si è registrata un certa levata di scudi sulla presenza, tra i “non titolati”, all’evento, dell’ex senatore Nuccio Cusumano.

Noi di Fatti&Avvenimenti, non ci nascondiamo dietro un dito, abbiamo contestato e scritto non con toni dolci della politica e delle pressioni in maggioranza da parte di Cusumano. Però ieri a detta chi era presente alla Riunione ed a detta soprattutto del Verbale della Riunione che abbiamo pubblicato – QUI IL VERBALE DELL’INCONTRO -, l’ex senatore Cusumano non era presente come uditore, per fare numero. In un momento in cui era evidentissimo il muro contro muro in atto tra Comune di Sciacca e Regione, entrambi arroccati sulle proprie posizioni – e la durissima nota inviata la stessa mattina da Francesca Valenti ne è la prova – la storia di Cusumano, la sua conoscenza di situazioni, cose e persone, si sono rivelate fattivamente utili a sbrogliare la matassa, e questo non lo scriviamo noi, lo ha scritto ieri sera stessa su Facebook apertamente anche Simone Di Paola, presente all’evento.

E questa non è una “difesa” di Cusumano, questo discorso sarebbe valso per chiunque con la sua Storia, da Siso Montalbano a Calogero Mannino. Quando gli attori istituzionali in campo sono quasi allo scontro, il consiglio di uomini che sanno, che hanno una Storia, può rivelarsi molto utile.

Insomma, senza fare troppe polemiche, a prescindere dalle contestabilissime opinioni politiche, non tutti hanno la storia di Cusumano ed è utile comprendere quando è rispettoso restare al proprio posto.

E per concludere, ricollegandoci sempre alla nota di Salvatore Monte, non possiamo che soffermarci sulle responsabilità che lo stesso Armao ha avuto anche su queste polemiche: “Mentre una foltissima delegazione era a Palermo per incontrare l’Assessore Regionale Gaetano Armao, il quale da padrone di casa decide liberamente chi far entrare nelle sue stanze e chi fa restare fuori dalla porta, qui a Sciacca c’era e c’è un altrettanto folto numero di consigliere comunali, eletti dal popolo per rappresentare il popolo, che, ad oggi, di questa riunione non sanno ancora nulla.”