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Terzo mandato: maggioranza si spacca in Commissione Senato, bocciato emendamento. Lega “Partita non è chiusa”

La commissione Affari Costituzionali del Senato ha respinto l’emendamento proposto dalla Lega sul terzo mandato, che fa sapere che la partita non è chiusa

Hanno votato a favore i senatori leghisti e Italia viva. Contrari Fratelli d’Italia, Forza Italia, Noi moderati, Partito democratico, M5s e Avs, mentre Azione non ha partecipato al voto. Alla fine l’emendamento è bocciato con 16 contrari, 4 a favore, un astenuto (gruppo Autonomia) e una non partecipazione al voto (Azione).

La premier Giorgia Meloni putualizza che il terzo mandato “non era inserito nel programma” di governo e rassicura: “non è una materia che crea problemi alla maggioranza”. Ma la Lega non molla. Il presidente del Veneto Zaia tiene a precisare che “la strada è ancora molto lunga”. E a confermare che da via Bellerio non c’è alcuna intenzione di lasciarla vinta agli alleati di governo ci pensa il segretario e vicepremier Matteo Salvini. Che avverte: “se ne parlerà nell’Aula del Parlamento che è sovrana”.

“Ripresenteremo le nostre proposte – ha detto Paolo Tosato senatore delle Lega – e cercheremo di convincere i nostri alleati di maggioranza a rivedere le loro posizioni”. Una frase che sa di spaccatura e nella quale molti leggono l’ipotesi che la Lega possa ripresentare l’emendamento quando il decreto approderà nell’Aula di Palazzo Madama. Eventualità che secondo alcuni porterebbe allo scontro frontale in maggioranza. “Perché la bocciatura in Commissione è una cosa, ma andare al redde rationem in Aula è ben più pesante”, spiega qualcuno in Transatlantico. Inoltre  all’interno della Lega, non tutti sarebbero d’accordo ad andare al muro contro muro, tra i quali l presidente del Friuli Venezia-Giulia Massimiliano Fedriga, che aveva già invitato a riaprire la discussione dopo le elezioni europee,