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Transnistria chiede referendum per separarsi dalla Moldavia e annettersi con la Russia. Ue: “Non tollereremo violazioni”

Tra la Russi e l’Ucraina si apre un’altro fronte di scontro: la Transnistria il prossimo 28 febbraio formalizzerà la richiesta di referendum e il giorno dopo Putin lo annuncerà all’Assemblea federale. L’Ucraina teme l’accerchiamento

Secondo un oppositore transnistriano, il piccolo territorio confinante con l’Ucraina che funge da base per un contingente di circa 1.500 soldati russi dal 1990, quando con il supporto dei militari di Mosca ha fatto guerra alla Moldavia per diventare indipendente, chiederà di fare un nuovo referendum per separasi e farsi annettere dalla Russia, per la  necessità di proteggere i cittadini russi in Transnistria dalla Nato.

L’Ue ha fatto sapere che non tollererà violazioni. “Qualsiasi cambio dello status quo sarebbe una violazione del diritto internazionale. Non è la prima volta che ci sono indicazioni di questo tipo” dalla Transnistria “ed è chiaro che l’Ue non tollererà alcuna altra violazione del diritto e la violazione dell’integrità territoriale della Moldavia”. Lo ha detto il portavoce del servizio di azione esterna dell’Ue, Peter Stano, rispondendo sulle notizie secondo cui il congresso della Transnistria, il prossimo 28 febbraio, voterà per l’unificazione con la Russia. “Non facciamo speculazioni” su queste notizie “ma monitoriamo molto da vicino la situazione e siamo in continuo contatto con i nostri partner moldavi”, ha aggiunto..