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Trovata morta colta da malore Francesca Vivarini ex campionessa mondiale Kickboxing: aveva 37 anni

Miriam Francesca Vivarini, 37 anni, ex campionessa mondiale di kickboxing è morta  colta da un improvviso malore

Il decesso è avvenuto nei giorni scorsi e ieri mattina sabato 27 gennaio, nella cattedrale di San Cetteo, a Pescara, alla presenza di amici e conoscenti si sono svolti i funerali. C’erano anche tante scuole pugilistiche della città, tra gli sportivi il vice presidente della Federkombat ed ex campione del mondo di kickboxing Riccardo Bergamini. Nelle prime file della chiesa, i genitori Dario e Norma, i fratelli Sara e Davide. Tristezza e incredulità sui volti di amici e compagni di ring che avevano conosciuto Miriam

La campionessa, che non aveva problemi di salute, è stata trovata senza vita nel suo appartamento, morta a causa di un malore improvviso che non le ha lasciato scampo. La salma è rimasta per alcuni giorni a disposizione della magistratura che ha indagato sulle cause del decesso.

Decine i post di cordoglio apparsi sui social nelle ultime ore dedicati alla memoria di Miriam. Nel rispetto della generosità verso il prossimo della kickboxer, la famiglia ha deciso di devolvere le offerte raccolte durante la funzione religiosa alla Lav e a Medici senza Frontiere.

Il vice parroco di San Cetteo Don Giulio, nell’omelia, ha definito l’atleta una “ragazza forte, abituata al sacrificio e a combattere per lo sport che amava”. I cugini l’hanno ricordata commossi sul pulpito della chiesa.

Vivarini era stata campionessa mondiale e vice campionessa europea di K1 nel 2014, aveva anche vinto numerosi titoli italiani, si era laureata in psicologia ed esercitava la libera professione. Dopo una pausa di qualche anno, era tornata ad allenarsi nella palestra Blackmamba con l’istruttore Massimo Diodati che la ricorda così: “Miriam era schiva, parlava con poche persone, ai suoi interlocutori si rivolgeva guardandoli con occhi indagatori, aveva un umorismo dark. Era molto sensibile al sociale, mi aveva manifestato il desiderio di aprire un corso per bambini, ma lei amava anche viaggiare e non poteva assicurare una presenza costante”. L’ex campionessa meditava un ritorno all’agonismo: “Io la supportavo psicologicamente in questo suo desiderio – continua Diodati – ma sapevo che non era possibile.
A 37 anni e con un periodo di inattività alle spalle, la sua carriera non poteva decollare ancora”.