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Trump  incriminato per la quarta volta: pressioni per ribaltare il risultato del voto 2020 in Georgia

Con l’accusa di avere fatto pressioni per ribaltare il risultato del voto 2020 in Georgia, Donald Trump è stato incriminato per la quarta volta

Trump è stato accusato nell’ambito dell’indagine sulle sue presunte pressioni per ribaltare il risultato delle elezioni del 2020 in Georgia. Lo ha deciso il Gran Giurì della contea di Fulton, ad Atlanta, in Georgia.

La decisione del Gran Giurì arriva al termine di una giornata in cui sono stati sentiti vari testimoni, fra i quali il repubblicano Geoff Duncan, l’ex vice governatore della Georgia, che da sostenitore dell’ex presidente,  è poi divenuto uno dei suoi più accesi nemici. “E’ il peggior candidato di sempre”, ha detto lasciando il tribunale dopo la deposizione al Gran Giurì. Nell’inchiesta oltre a Trump, sono stati incriminati dal Gran Giurì anche il legale Rudolph Giuliani e l’ex capo dello staff Mark Meadows.

L’ex presidente appresa la notizia ha criticato quella che ha definito un’accusa “truccata” nei suoi confronti. “Mi sembra truccato!” ha scritto sulla sua piattaforma social Truth. “Perché non mi hanno incriminato due anni e mezzo  anni fa? Perché volevano farlo proprio nel bel mezzo della mia campagna politica. Caccia alle streghe!”.