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Ucraina. Russia accusa USA: “Vogliono loro la guerra”, Marina russa in esercitazione nel mar Nero

Intanto dopo aver stuzzicato l’Orso russo, l’Occidente si prepara al peggio: Di Maio convoca una riunione di coordinamento all’Unita di crisi della Farnesina, la Germania invita i connazionali a lasciare l’Ucraina, gli Usa ritirano personale ambasciata non strettamente necessario

Gli Stati Uniti, per voce del consigliere per la sicurezza nazionale Usa Jake Sullivan, parla di “imminente attacco russo all’Ucraina” mentre Mosca ha iniziato a ridurre il suo personale diplomatico a Kiev ed il ministro degli Esteri ucraino ha chiesto ai suoi cittadini di mantenere la calma ed evitare panico generalizzato.

Uno stato di preallerta ormai chiaro, ma di cui Mosca scarica la colpa agli USA: “L’isteria della Casa Bianca dice tutto. Gli anglo-americani vogliono una guerra. Lo ha affermato la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharovam a cui ha fatto eco anche l’ambasciatore russo a Washington Anatoly Antonov: “Le dichiarazioni del consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca sono allarmistiche”, ha detto Antonov, sottolineando che “non c’è nessuna prova che Mosca voglia attaccare durante o dopo le Olimpiadi”.

“Frasi del genere non esprimono altro che il desiderio dell’amministrazione USA di portare al massimo la propaganda contro il nostro Paese”, ha aggiunto il diplomatico. “Washington – ha concluso Antonov – continua a parlare di attacco imminente, senza fornire dettagli”.

La Russia dal canto suo ha iniziato a ridurre il personale diplomatico a Kiev: “Temendo possibili provocazioni da parte del regime di Kiev o di paesi terzi, abbiamo deciso di ottimizzare il personale diplomatico russo presente in Ucraina”, si legge in un comunicato.

C’è paura adesso in Ucraina, con il governo ha diramato una nota dicendo ai sui cittadini che: “Al momento è cruciale restare calmi, uniti all’interno del Paese, evitare azioni destabilizzanti e che creino il panico”.

In stato di allerta anche le diplomazie Occidentali: La Germania ha invitato i suoi connazionali a lasciare l’Ucraina. Il ministro degli Esteri Italiano Luigi Di Maio ha convocato una riunione di coordinamento all’Unita di crisi della Farnesina alle 13:00.  Il Dipartimento di Stato Usa ha comunicato che da domenica saranno sospesi i servizi consolari e ritirato tutto il personale non essenziale dall’Ambasciata americana in Ucraina per la  “persistente minaccia di un’azione bellica”.

Intanto l’agenzia di stampa Tass ha fatto sapere che la flotta della Marina Russa del Mar Nero  – circa 30 navi da guerra – si eserciterà nella difesa della costa e delle basi navali della penisola di Crimea:  “Le navi e le truppe di difesa costiera della flotta del Mar Nero sono partite da Sebastopoli e Novorossijsk per i campi di addestramento al combattimento durante la fase iniziale delle esercitazioni sotto il comando del comandante della flotta del Mar Nero, l’ammiraglio Igor Osipov”.

Gli occhi di tutto il mondo sono quindi puntati ad Est, in attesa di sapere come andrà il colloquio telefonico che è stato programmato per questa sera tra Vladimir Putine e Joe Biden. Dalla Casa Bianca hanno inoltre fatto sapere che la Russia aveva proposto lunedì per la telefonata, ma su richiesta della Casa Bianca si è anticipato a questo sabato.

Ma quello tra i due Presidenti non è l’unico colloquio di oggi: anche il segretario di stato Usa Antony Blinken ha annunciato che oggi avrà un colloquio telefonico con il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov sulla crisi.

Da questo colloquio però ci si aspetta, onestamente, ancora meno che da quello tra i due Presidenti: il Segretario di Stato Usa ha infatti già dichiarato alla stampa che: “Continuiamo a vedere segnali molto preoccupanti di un’escalation della Russia, come l’arrivo di nuove truppe al confine con l’Ucraina”. Insomma, stesso tono di quello usato da Sullivan e totalmente negato da Antonov e Zakharovam.