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Ucraina. Salvini dopo l’attacco a Macron smorza i toni: “Non ce l’ho con lui ma non ci sto a mandare soldati a massacro”

Il segretario della Lega dopo le polemiche scatenate ieri su quanto ha detto del presidente francese Macron, oggi prova ad ammorbidire i toni, ma il nocciolo della questione rimane intatto

Matteo Salvini prova a smorzare i toni rispetto a ieri, quando parlando dal palco della kermesse leghista di Roma,  aveva detto: “Lasciare anche solo intravedere che soldati italiani, francesi, tedeschi possano uscire dal proprio Paese per andare a fare la guerra penso sia pericoloso. Macron con le sue parole rappresenta un pericolo per il nostro Paese e per il nostro continente. Il problema non sono mamma e papà ma i guerrafondai come Macron. Io non voglio lasciare ai nostri figli un continente pronto alla terza guerra mondiale, voglio un’Europa di pace”.

Così il vicepremier e leader della Lega, oggi intervenendo alla scuola di formazione politica della Lega a Palazzo Rospigliosi ha un po corretto addolcito la frase: “Non ce l’ho con Macron, ma quando parli di mandare soldati al massacro, soldati che sono figli, fratelli, mariti, smentisci la natura stessa per cui è fondata la comunità europea” ed ha aggiunto: “Non parlo di Ue, ma di comunità europea: noi siamo una comunità, non una marmellata dove contano banchieri e potenti”.