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Vertenza operatori ecologici Agrigento. Uil: “Amministrazione fa solo disinformazione, basta”


La Uil di Agrigento con il Segretario Generale della Camera sindacale territoriale Gero Acquisto e con il Segretario Generale Territoriale della Uil trasporti Nino Stella, interviene ancora una volta sulla trattativa in corso degli operatori del servizio igiene ambientale messi a serio rischio dai possibili tagli del quinto d’obbligo che sarebbe l’inizio di un processo di macelleria sociale.

gero-acquisto

“Dispiace constatare che la trattativa in corso tra sindacati e amministrazione comunale sulla gestione integrata del servizio dei rifiuti stia assumendo contorni e aspetti che cominciano a stancarci, e certamente non per colpe nostre. Notiamo che in un momento decisivo e difficile della trattativa, si usino maldestramente delle seconde linee vicine all’amministrazione, che alzano solo polveroni sterili e lanciano messaggi dal sapore fortemente contraddittorio e demagogico per accattivarsi la simpatia dei cittadini, per legittimare forse l’unico scopo vero di questo esecutivo comunale, Licenziare!

L’amministrazione comunale invece di essere autoreferenziale e populista, – dicono dalla UIL – dopo un anno e mezzo di governance inesistente della gestione integrata dei rifiuti, torni sulla terra e finalmente si assuma le responsabilità, seguendo un percorso: chiaro, credibile e risolutivo per la salvaguardia dei posti di lavoro di questi operatori, a cui si vogliono far pagare responsabilità che sicuramente non possono essere ascritte a loro. Noi abbiamo chiesto più volte i numeri del costo complessivo del servizio, che a oggi non arriva, adesso apprendiamo da uomini del governo Firetto che c’è un tasso di evasione sistemico della tari del 40%, che sfalsa i conti generali. Ci chiediamo la colpa è degli operatori ecologici?  gli strumenti per combattere questo fenomeno sono in mano alla politica e alla burocrazia comunale, cosa stanno facendo? Poi vogliamo fare chiarezza una volta  e per tutte sui numeri totali degli operatori ecologici, visto che si sbandiera in tutte le salse questo famoso esubero. Per onor del vero questi operatori ecologici sono sottodimensionati, perché dalla nascita dell’Ato Gesa nel 2004 c’erano in carico 163 unità lavorative, oggi il numero totale a distanza di 12 anni si è ridotto a 155, operatori delle ditte e operatori dell’Ato Gesa in liquidazione.

Vogliamo capire oltre tutto per quanto riguarda il costo del servizio in generale, cosa hanno fatto in questi 18 mesi, il Sindaco Firetto e l’assessore all’ambiente Fontana per migliorare il servizio e abbassare i costi, lo vorremmo capire noi e lo vorrebbero capire soprattutto gli agrigentini, anche perché questa Giunta è la più costosa dal dopoguerra a oggi. Perchè invece di pagare sanzioni normate dalle direttive europee  e applicate dalla regione siciliana non si sono messe in campo azioni semplici e logiche; dalla differenziata che doveva coprire l’intero territorio, dopo i risultati fallimentari di Fontanelle, (ancora aspettiamo la percentuale ottenuta) alla messa in opera delle piattaforme ecologiche, domande legittime che non hanno mai avuto una risposta e che portano un aumento sostanziale delle bollette a carico dei cittadini, anche questa è colpa dei lavoratori? La differenziata porta vantaggi ambientali ed economici, si eliminano i costi di conferimento dei rifiuti e lo stesso rifiuto selezionato diventa una risorsa economica vantaggiosa per amministrazione e cittadino. Vogliamo ricordare ai due uomini di governo, che nella scorsa primavera in Prefettura avevano dichiarato che entro l’anno in corso avrebbero preparato un nuovo bando di gara e che nessun lavoratore sarebbe uscito dal ciclo produttivo. A distanza di mesi le uniche certezze sono gli aumenti del costo per la continua chiusura delle discariche dell’hinterland agrigentino, che si riverberano sui costi generali del servizio, anche questi costi supplettivi si addossano agli operatori? Poi la governance politica tra Comune, Ato e S.R.R. che risultati ha prodotto? A oggi possiamo definirli fallimentari, con strutture e sovrastrutture che non solo non collaborano ma sono su posizioni distantissime e che arrecano danni al sistema e al cittadino.

Vogliamo essere messi a conoscenza da questa amministrazione  che fine abbia fatto la determina consiliare che di fatto ha aperto la strada alla gestione in house. Adesso annunciamo da subito che non accettiamo ancora queste manfrine da parte del Sindaco Firetto che certamente non è esente da responsabilità, e  chiediamo che assuma una posizione a tutela sia dei cittadini sia dei lavoratori dell’igiene ambientale, perché come Uil non lasceremo più soprassedere a questi comportamenti finora confusi e irresponsabili e non rimarremo passivi per avallare eventuali processi di licenziamento nei confronti degli operatori ecologici che sono solo le vittime di questa mala gestione politica che vuole scaricare le proprie inefficienze sulla pelle dei lavoratori che conoscono solo il lavoro e sono lontanissimi dal mondo delle clientele politiche e dal facile populismo di facciata che vogliono dividere la città in guelfi e ghibellini per esasperare toni e alimentare ancora tensioni sociali che non giovano a nessuno”.