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Vertice Brics, Xi e Putin sfidano l’Occidente: “L’abbandono dollaro è irreversibile. Occorre un multilateralismo inclusivo”

Ieri è iniziato con il “botto” il 15° vertice dei Brics a Johannesburg, in Sudafrica: abbandono dell’uso del dollaro per le contrattazioni commerciali, “multilateralismo inclusivo” e “difesa del Sud del mondo”, i temi prioritari che sono un chiaro segnale di sfida al dominio occidentale nel mondo


Il business forum è stato organizzato dal Sud Africa, che presiede il BRICS Business Council. Oltre ai leader dei paesi BRICS, sono presenti i rappresentanti di numerose aziende e fondi di investimento dei paesi BRICS, nonché di numerosi stati africani e organizzazioni finanziarie ed economiche internazionali.

Il vertice è il più grande incontro dei capi di Stato e di governo del Sud del mondo degli ultimi anni. Tra gli invitati c’erano i leader di 54 paesi africani. Il presidente russo Vladimir Putin ha partecipato al vertice tramite collegamento video. La parte russa al vertice è rappresentata dal ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov.

Putin ha condannato i Paesi occidentali per quelle che ha definito le “sanzioni illegittime che calpestano tutte le norme del commercio internazionale” e per le loro politiche che a suo parere alimentano le spinte inflazionistiche.

Infine Putin ha  ricordato che la Russia fa parte dei cinque paesi economicamente più potenti del mondo, nonostante le “prospettive pessimistiche” degli esperti occidentali. Mosca ha registrato una crescita superiore al 6% e un aumento della sua economia su base triennale, ha aggiunto Putin ammettendo volatilità nei mercati finanziario, energetico e in altri mercati, e che i debiti statali e privati ​​sono in aumento.

Il presidente russo ha sposato la proposta del presidente del Brasile Luiz Inácio Lula da Silva, sulla “de-dollarizzazione”, passaggio definito cruciale verso un modo “multilaterale” che a suo parere sta già “prendendo piede” in modo “irreversibile”. Il presidente russo si è anche detto pronto a tornare all’accordo per l’esportazione del grano dai porti ucraini, ma a condizione che vengano rispettate le condizioni a favore di Mosca, a partire dall’eliminazione degli ostacoli alle sue esportazioni di cereali e fertilizzanti.

Ma il passaggio più importante è l’annuncio che le economie BRICS hanno raggiunto quasi il 26% del PIL mondiale ed hanno superano quelle del G7 in termini di parità di potere d’acquisto. “In termini di parità di potere d’acquisto, i “cinque” scavalcano il Gruppo dei Sette”, ha detto Putin, aggiungendo che “La previsione per il 2023 è del 31,5% contro il 30%”. Il presidente russo ha inoltre sottolineato che la quota dei paesi BRICS, che rappresentano più di tre miliardi di persone sulla popolazione mondiale, ha raggiunto quasi il 26% del PIL mondiale.

Xi Jinping ha ribadito la volontà di “promuovere la democratizzazione delle relazioni internazionali e la multipolarità”. Sul conflitto in Ucraina Pechino non cambia idea. “L’unica opzione praticabile” è quella dei colloqui di pace, ai quali la Cina vuole continuare a dare il suo contributo, si legge in una dichiarazione congiunta dopo un colloquio bilaterale tra Xi e il presidente sudafricano Cyril Ramaphosa.

Anche il primo Ministro indiano Narendra Modi ha rimarcato il ruolo dei paesi BRICS che è importante nel contesto delle sfide economiche, sottolineando l’attuale significato dei BRICS nell’affrontare le tensioni e le controversie che il mondo si trova ad affrontare.

“Il ruolo dei paesi BRICS è tornato ad essere importante tra le conseguenze della pandemia, delle tensioni geopolitiche e delle sfide economiche, come lo era nei primi anni di esistenza dell’associazione dopo la crisi finanziaria globale del 2008”, ha detto Narendra Modi intervenendo al BRICS Business Forum di Johannesburg. “Nel 2009, quando si tenne il primo vertice BRICS, il mondo stava appena uscendo da una massiccia crisi finanziaria. A quel tempo i BRICS emersero come un raggio di speranza per l’economia globale. Nei tempi attuali, anche a causa della pandemia di covid, le tensioni e le controversie, il mondo si trova ad affrontare sfide economiche. In questi tempi, ancora una volta, il ruolo dei paesi BRICS è importante”, ha concluso il primo ministro indiano.

Il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva, che prima del forum aveva proposto l’abbandono del dollaro a favore di una moneta comune tra i BRICS. ha sottolineato che il gruppo può offrire al mondo un nuovo modello di relazioni internazionali: “Vogliamo l’integrazione tra i continenti e condizioni uguali per tutti”, ed ancora: “Possiamo cambiare i costumi e le pratiche che finora hanno prevalso negli affari internazionali”, ha detto in un’intervista settimanale sui suoi social media. “Quando parliamo di Brasile e BRICS, stiamo dimostrando che è possibile creare un nuovo mondo. Non vogliamo discutere con nessuno. Vogliamo l’integrazione tra i continenti e pari condizioni per tutti”, ha detto Lula da Silva.