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Zelensky a Berlusconi: “A lui non hanno mai bombardato casa”, Mosca: “Attacco di rabbia impotente a Berlusconi”

Il Cremlino non ha evidentemente dimenticato i rapporti con l’ex premier italiano e dopo il duro attacco di Zelensky interviene la portavoce del Ministero degli Esteri di Mosca, Zakharova che “difende” Berlusconi: “Da Zelensky impeto di rabbia impotente, ha paragonato se stesso ai fascisti e noi agli Alleati”

“Diversi leader hanno diritto di pensiero, il vero problema è l’approccio della società italiana che a quel leader ha dato un mandato. Io credo che la casa di Berlusconi non sia mai stata bombardata, mai siano arrivati con i carri armati nel suo giardino, nessuno ha ammazzato i suoi parenti, non ha mai dovuto fare la valigia alle 3 di notte per scappare e tutto questo grazie all’amore fraterno della Russia”.

Sono queste le parole di Volodymyr Zelensky usate ieri sera nel suo incontro a Kiev con la Premier Giorgia Meloni per attaccare l’ex Premier e presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi.

In soccorso di Berlusconi – che non ha direttamente risposto a Zelensky forse per evitare ulteriori polemiche – è arrivata stamani la portavoce del Ministero degli Esteri di Mosca, Maria Zakharova che ha definito le parole di Zelensky come “un ennesimo attacco di rabbia impotente” in cui “l’abitante del bunker si è scagliato contro Berlusconi, perchè questi ha ricordato al regime di Kiev del Donbass”.

Zakharova ricorda quanto detto da Berlusconi durante una recente intervista sui bombardamenti alleati su Milano quando era bambino, ricordando come “una bomba cadde proprio sulla nostra via Volturno. Dopodiché, i miei genitori hanno deciso di trasferirsi in un paesino a nord di Milano”.

“In modo banale Zelensky ha paragonato il proprio regime a quello fascista e l’operazione militare speciale russa alle azioni degli Alleati nella Seconda guerra mondiale. Gli è scappata la verità”, ha commentato Zakharova.