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Inchiesta “Fuori dal coro”. L’Istat non registra le morti improvvise dopo il vaccino o lo fa in modo sbagliato VIDEO

Le morti improvvise dopo il vaccino sono in aumento, sopratutto in soggetti giovani e giovanissimi, ma pare che sia difficile avere una casistica ufficiale perché l’Istat non le registra o le inserisce in categorie diverse da quelle reali

Ad occuparsi di questi i casi è ancora una volta il programma “Fuori dal coro” in onda su Retequattro e condotto dal giornalista Mario Giordano, con un’inchiesta curata dalla giornalista Raffaella Regoli che nella puntata di ieri sera, 22 febbraio, ha intervistato un agente di polizia, che con il volto coperto per paura di ritorsioni, ha rivelato alcuni aspetti della vicenda che fanno riflettere.

L’agente ha detto che tra le forze dell’ordine in generale, quindi in tutti i corpi dello Stato, si stanno verificando un numero spropositato di morti improvvise, aggiungendo che oltre al fatto che non vengono fatte le autopsie, tranne che in rari casi, ha rilevato delle gravissime violazioni dell’Istat nella registrazione e catalogazione dei decessi per malori improvvisi e mostra una scheda nella quale si evince una persona che è entrata in ospedale con la patologia di “Cardiopatia Ischemica”, ma come causa di morte viene registrata una “Polmonite intestiziale da SRS-COV-2”. La prova che è un errore – dice l’agente – consiste nel tampone che è risultato negativo, dimostrazione che non è morto per Covid. La giornalista a quel punto dice: “perché un morto di covid vale molto di più di un morto di una malattia normale”. “Si purtroppo, si”, replica l’agente.

Quella di ieri sera è stata la terza puntata del programma “Fuori dal coro” che si è occupata di questi casi. Di seguiti i video delle precedenti puntate.

Puntata del 7 febbraio

Puntata del 14 febbraio