Il sindaco Valenti, pur non citandolo apertamente, ha condiviso la proposta di Alessadro Curreri dello scorso settembre: usare il personale della Difesa Ausiliaria come personale del Comune di Sciacca a costo zero
In questo articolo dello scorso 27 settembre spiegavamo nel dettaglio la proposta del consigliere pentastellato Alessandro Curreri, oggi il sindaco Francesca Valenti ha inviato una richiesta al Ministero della Difesa manifestando l’interesse dell’Amministrazione comunale a usufruire del supporto del personale militare, residente a Sciacca, collocato in ausiliaria. L’elenco del personale, su iniziativa del ministro Elisabetta Trenta, è stato pubblicato nel supplemento ordinario n. 41 alla Gazzetta Ufficiale n. 214 del 14 settembre.
La richiesta è stata indirizzata alla direzione generale per il personale militare del Ministero della Difesa. Se l’istanza avrà esito positivo, il personale individuato potrà operare per il Comune di Sciacca a costo zero, in quanto a carico dello stesso Ministero. Le pubbliche amministrazioni – prevede la norma – potranno attingere al personale della Difesa in ausiliaria per fronteggiare eventuali carenze di organico o alla necessità di figure professionali specializzate.
Giornalista Direttore responsabile di Fatti&Avvenimenti. Nato a Partinico (PA), ma saccense. Ha sempre vissuto a Sciacca, dove fin da giovanissimo si è appassionato alla politica locale. Scrive da quando aveva 17 anni, scrive di tutto perché “così è giusto che sia”. Ha scritto principalmente per il giornale ControVoce di Sciacca e per il Fatti&Avvenimenti, ma suoi articoli sono apparsi anche sui quotidiani La Valle dei Templi.net, LinkSicilia (MeridioNews), La Voce di New York e tanti altri giornali agrigentini, regionali, nazionali ed internazionali. Da Gennaio 2017 è corrispondente italiano per la rivista francese Lumieres Internationales Magazine. Scrittore a tempo perso. E’ anche uno studente di Giurisprudenza. Coltiva da anni la passione della musica e del canto ed ha una sua band. Non chiedetegli cosa voglia fare da grande, perché non lo sa.