La foto parla da se e i commenti potrebbero anche essere superflui. Una delle spiagge simbolo di Sciacca, quella del Sovareto, che è anche quella degli alberghi “Sciacca Mare”, in queste condizioni il 27 di luglio, non dovrebbe proprio esserci.
Una “collinetta” di alghe in putrefazione, si trova proprio all’inizio della spiaggia, ferma li, come una hostess in attesa di dare il benvenuto a quanti si inoltrano ad usufruire del lido.
A che serve spendere soldi per pulire, se poi “l’immondizia” raccolta, la si lascia sull’uscio di casa? Una qualsiasi massaia rimarrebbe inorridita ad una simile ipotesi. Non riusciamo proprio a capire il perché dopo avere raccolto tutta quella massa di alghe, tolte per la gran parte dalla zona degli alberghi, sia poi stata ammassata e lasciata a marcire all’ingresso della spiaggia libera.
Sarebbe bastato poco per caricarla e portarla in discarica o come fatto gli altri anni, spostarla nella parte più alta dei parcheggi, evitando così, lo scempio visibile in foto.
E non vogliamo pensare male, infatti la logica ci dice che l’importante era tutelare gli interessi dei privati pulendo lo spazio davanti ai loro esercizi e non quello pubblico dei cittadini. Quindi come al solito, utenti di serie “A” e utenti serie “B”? Sicuramente così non è stato, o almeno lo vogliamo sperare.
In ogni caso, errori di gestione così grossolani nel settore turistico, dimostrano che il mancato decollo della nostra Sciacca, nonostante le sue bellezze naturali ed architettoniche e i riconoscimenti vari, è dovuto anche ad una garibaldina gestione del pubblico.
Ci auguriamo che per il bene ”comune”, la situazione venga risolta al più presto… almeno prima di agosto.