Primo a congratularsi con l’ex banchiere diventato statista – con tanto di premio -, il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden, che in un messaggio inviato alla serata ha detto: “Mi congratulo con il mio amico, il premier Mario Draghi”, sottolineando poi che ha ricevuto il premio “per il suo lavoro per fare avanzare i diritti umani nel mondo. Draghi è stato una voce potente nella promozione della tolleranza e della giustizia, lo ringrazio per la sua leadership”.
Ancora più lusinghiere le parole di Henry Kissinger che benedice l’italiano: “Il suo coraggio e la sua visione faranno sì che resterà con noi a lungo”, ha detto l’ex segretario di Stato americano. Probabilmente un’anticipazione di futuri ruoli? Nei mesi scorsi si era parlato proprio per Draghi della carica di prossimo segretario NATO dopo la fine del mandato di Jens Stoltenberg.
In questo contesto, chiare le parole di Draghi sul conflitto ucraino ed i rapporti con Mosca: “Dialogo ma niente ambiguità”, perché le autocrazie “prosperano” davanti alle “esitazioni”.
Redazione Fatti & Avvenimenti