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Anche la Spagna, come Italia e Portogallo non daranno F-16 a Kiev e  non  addestreranno piloti

 Ieri erano stati Italia e Portogallo ad annunciare che non avrebbero consegnato F-16 a Kiev ora  si aggiunge anche la Spagna e di questi solo il Portogallo si è reso disponibile ad addestrare i piloti

La ministra della Difesa spagnola Margarita Robles, ieri ha comunicato che la Spagna non possiede caccia F-16 e quindi non potrà consegnarli all’Ucraina né tanto meno addestrare i piloti al loro utilizzo. Robles, parlando a margine del Consiglio Difesa a Bruxelles ha ribadito l’appoggio a Kiev e ha affermato che Madrid contribuirà secondo la sua disponibilità: “Noi possediamo gli F-18, gli Eurofighter” ma “non gli F-16 e ogni aereo” ha un processo di addestramento diverso, ha spiegato la ministra.

Per lo stesso motivo, il giorno precedente il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in un punto stampa al termine del Consiglio Esteri a Bruxelles aveva annunciato la stessa decisione: “Noi non abbiamo F-16 quindi non possiamo inviare in Ucraina aerei che non abbiamo. Io credo che tutte le questioni che riguardano decisioni di tipo militare o di azione per la difesa ucraina debbano essere prese insieme dalla Nato e dall’Unione europea. Saranno importanti le discussioni che ci saranno al Consiglio informale della Nato il 31 maggio e primo giugno poi il vertice di Vilnius, dove si affronteranno molte cose”.

La premier Giorgia Meloni aveva però aveva detto che l’Italia si rendeva disponibile ad addestrare i piloti, ma è stato il generale Tricarico a farle notare che da oltre undici anni nessun pilota dell’Aeronautica militare sale a bordo di un F-16, spesso chiamato Viper, va da se quindi  che difficilmente il nostro Paese potrà contribuire all’addestramento degli equipaggi ucraini, a meno che non si decida di ripescare piloti anziani ormai in pensione. 

Le motivazioni del Portogallo, sono diverse, il ministro degli Esteri portoghese João Gomes Cravinho, ha detto che il suo Paese non invierà all’Ucraina aerei da combattimento F-16, anche se la sua aeronautica – al contrario dell’Italia – dispone, ma si rende disponibile ad addestrare i piloti ucraini. João Gomes Cravinho citato dal Diario de noticias, ha aggiunto che inviare gli F-16 di cui dispone l’aeronautica portoghese è una “questione che non è sul tavolo”, ha spiegato il ministro, perché “il Portogallo non ha un numero illimitato di aerei”. Ma sull’eventuale addestramento di piloti “il Portogallo è aperto a questa possibilità, abbiamo piloti e addestratori molto bravi e sono disponibili a lavorare con i colleghi di altri Paesi che possiedono F-16 per addestrare i piloti ucraini”, ha concluso il ministro.