Meta, già considerata da Mosca come “organizzazione estremista” è stata duramente attacca per aver “annunciato di aver spazzato via una rete di disinformazione che sarebbe stata creata dalla Russia” per diffondere contenuti di critica all’Ucraina, agli ucraini e alle sanzioni imposte alla Russia.
Per Piskaryov, “Meta è uno strumento dei politici statunitensi per sopprimere i media russi e la libertà di parola”, poiché sottopone “alla censura simile all’Inquisizione qualsiasi opinione che vada contro le politiche tradizionali dell’amministrazione statunitense”.
Redazione Fatti & Avvenimenti